Rovereto, il sindaco Valduga presenta il bilancio di previsione 2017

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comune rovereto dirigente area finanza e sindaco francesco valduga
Previsti interventi per sostenere l’economia e per potenziare l’attrattività turistica della città. Infrastrutture e trasformazione dell’A22 come tangenziale urbana tra Rovereto e Trento

 

comune rovereto dirigente area finanza e sindaco francesco valdugaA Rovereto, seconda città del Trentino e principale polo produttivo della provincia, parte la maratona per l’approvazione del bilancio di previsione 2017 presentato dal sindaco Francesco Valduga ai consiglieri comunali.

Il bilancio 2017 coincide con il cambio gestionale della struttura contabile della città, con la trasformazione da strumento a valenza annuale ad una triennale, con relativo cambio di denominazione in “Documento Unico di Programmazione” (DUP) e di  “Bilancio armonizzato”, rispettando così la struttura unitaria per tutte le amministrazioni pubbliche locali secondo le nuove direttive della Comunità europea. Questo per facilitarne la lettura e la comparazione.

La parola chiave del Dup 2017 è “programmazione”, sia sulle scelte politiche che sugli investimenti conseguenti, declinando le linee programmatiche di governo definendo gli obiettivi operativi e di gestione. 

Il bilancio tiene conto delle esigenze fondamentali per le famiglie e il cittadino: tra le priorità vi è anzitutto il sostegno  all’occupazione e all’economia, per il quale il Comune ha messo in campo un gruppo di lavoro quindi il rilancio della città attraverso azioni diverse, che tengono conto della sua storia e delle sue peculiarità nonché delle sue nuove vocazioni tra innovazione, università e ricerca attraverso la creazione di una «agorà dei mestieri e dello sviluppo economico».

«Il 2017 sarà un anno fortemente caratterizzato dalle azioni sul patrimonio culturale cittadino ed anche sul versante dell’innovazione – precisa Valduga -. Si agirà a più livelli e in modo armonico in tutto il territorio comunale. Prenderà forma – attraverso le opere – quel disegno indicato lo scorso anno: di una città aperta, che accoglie, si relaziona e vuole offrire al suo cittadino una sempre migliore qualità della vita. Anche quest’anno abbiamo predisposto uno schema semplice  per rendere un documento, per sua natura complesso, nella forma più accessibile possibile. 
E’ lo stesso criterio che anima il governo quotidiano di una città di per sé complessa, ma dove è pur sempre possibile rendere semplice e condiviso un agire amministrativo che ha come obiettivo il benessere e la crescita di tutti».

Le risorse poste in bilancio a disposizione dell’amministrazione ammontano a 56,4 milioni di euro per la parte corrente (con una diminuzione della spesa di circa un milione di euro rispetto al 2016) e 22,8 milioni di entrate straordinarie (di quest’ultime 11,3 milioni di euro saranno destinate a nuovi investimenti).

Le principali opere in programma per il 2017 comprendono la sistemazione di parte di via Dante, viale Trento (lato est) e di un tratto di via Benacense (3,2 milioni di euro); interventi al centro natatorio comunale, al centro sportivo Fucine, al centro tennis lungo Leno e al campo sportivo di Noriglio (3,2 milioni); la progettazione della riqualificazione della Rsa Vannetti (1 milione) trasformandola anche in casa protetta e poliamblulatorio aperto anche alla città; la valorizzazione del biotopo di Lavini di Marco (138.000 euro), il progetto di recupero dell’area monte Zugna e di quella ex Anmil.

Inoltre, quest’anno troveranno partica realizzazione anche le attività connesse al protocollo siglato a febbraio fra Comune e Provincia di Trento, tra cui le prime soluzioni in fatto di mobilità urbana ed extraurbana. Fra le prime la realizzazione di un sottopassaggio ciclopedonale in piazzale Orsi fino al polo Meccatronica, per il quale ora verranno trasferiti i finanziamenti per la progettazione e a maggio quelli per la realizzazione cui farà seguito il sottopasso veicolare; per le seconde, il potenziamento dei servizi ferroviari sulla linea del Brennero per arrivare a trasformarla in uan sorta di metropolitana di superficie tra Rovereto e il capoluogo (similmente come la Provincia intende fare tra Trento e l’area a nord della città) anche tramite la riattivazione delle piccole stazioni soppresse e l’utilizzo dell’Autostrada del Brennero come tangenziale interurbana gratuita tra i caselli di Rovereto Sud e Trento Sud.