Il maestro slovacco, grande talento del nostro tempo, torna sul podio della Haydn a Bolzano, Trento e Pordenone
Dopo il successo registrato nell’ultima tournée estiva a Reggio Emilia e Perugia che l’ha visto dirigere l’Orchestra Haydn nella Missa glacolitica di Janàček, Juraj Valčuha torna nuovamente sul podio dell’orchestra sinfonica regionale. Con lui, martedì 20 dicembre a Bolzano (Auditorium, ore 20), mercoledì 21 a Trento (Auditorium, ore 20.30) e giovedì 22 a Pordenone (Teatro Comunale G. Verdi, ore 20.45) vi sarà il violinista slovacco Tibor Kováč, che con il suo Stradivari interpreterà il Secondo Concerto per violino e orchestra di Béla Bartók. Nella seconda parte del programma sarà eseguita la Sinfonia n. 2 di Johannes Brahms.
Ungherese come Kodàly, e come lui attivamente impegnato nella raccolta e nella trascrizione del ricchissimo patrimonio folclorico e popolare della sua terra, Béla Bartók fu attivo in tutti i campi della produzione musicale, dal pianoforte all’orchestra al teatro alla musica da camera, lasciando in ognuno di essi testimonianze altissime della sua vera natura di compositore. Fra i suoi capolavori figura anche il grandioso Concerto per violino e orchestra, il secondo da lui composto, un’opera che accanto ai Concerti di Berg, Schönberg e Prokof’ev rimane quanto di meglio la musica del ventesimo secolo abbia dato alla letteratura violinistica. Composto nel 1938, inaugura la fase della tarda maturità creativa di Bartók: la riscoperta di un nuovo mondo di emozioni sonore, legata all’approfondimento sempre più radicale delle possibilità espressive e costruttive del linguaggio musicale, conduce il compositore a tentare una sintesi fra modernità e tradizione anche nel campo della forma classica del concerto.
Composta durante una felice estate trascorsa a Pörtschach sul Wörthersee, in Carinzia, scritta quasi di getto, la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms venne completata nella strumentazione nell’autunno seguente a Lichtenthal (presso Baden-Baden) ed eseguita per la prima volta dai Filarmonici di Vienna il 30 dicembre 1877, sotto la direzione di Hans Richter. Da allora non ha mai smesso di entusiasmare il pubblico di tutto il mondo, e forse risulta tuttora la più amata, la più serena delle quattro Sinfonie brahmsiane.
Nato nel 1976 a Bratislava, Juraj Valčuha ha studiato composizione e direzione nella città natale; successivamente si è perfezionato al Conservatorio Nazionale di San Pietroburgo e al Conservatoire National Supérieur di Parigi. Dal 2003 al 2005 è stato Direttore assistente presso l’Orchestra e l’Opéra National di Montpellier, debuttando nello stesso periodo con l’Orchestre National de France e con l’Orchestre Philharmonique de Radio-France. Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2009 al 2016, dallo scorso ottobre 2016 è direttore principale dell´Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo di Napoli. Dal prossimo gennaio sarà inoltre primo direttore ospite della Konzerthaus-Orchester di Berlino.
Tibor Kováč è nato a Levice, in Slovacchia, nel 1967, ha iniziato a suonare il violino a quattro anni, sotto la guida del padre. Ha studiato al Conservatorio di Bratislava con Albin Vrtel, all’Accademia di Praga con Antonín Moravec e, dal 1988, alla Musikhochschule di Vienna con Michael Frischenschlager. Premiato al Concorso internazionale per violinisti Michelangelo Abbado e al Concorso Beethoven, è entrato nell’Orchestra dell’Opera di Stato di Vienna nel 1992. Dal 1995 è membro dei Wiener Philharmoniker.