Emilia Romagna: sono 4.000 i nuovi potenziali donatori midollo osseo

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Le nuove tipizzazioni iscritte nel registro regionale, grazie anche a impegno Admo 

 

logo admoQuattromila nuovi potenziali donatori di midollo osseo sono stati “tipizzati”, cioè sottoposti a test per determinare l’eventuale compatibilità con persone malate, nel corso del 2016 e iscritti nel Registro regionale dei Donatori di midollo osseo dell’Emilia-Romagna. «Un risultato unico in Italia – ha commentato l’assessore regionale alle politiche per la salute, Sergio Venturi – e nella storia dei 25 anni di gestione del Registro».

Fondamentale per questo scopo l’impegno dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo) Emilia-Romagna onlus, che ha introdotto come modalità per la tipizzazione il prelievo di saliva tramite un apposito kit. Il Registro regionale è parte integrante di quello nazionale e del circuito internazionale per la ricerca di un donatore compatibile con un paziente affetto da patologia ematologica, in attesa del trapianto di cellule staminali emopoietiche. 

Negli ultimi anni, il Registro nazionale italiano ha dato indicazioni precise ai Registri regionali per consolidare la partecipazione alla rete internazionale, puntando sulla ricerca di potenziali donatori giovani e ben qualificati “geneticamente” per lo studio del cosiddetto “sistema maggiore di istocompatibilità” (sistema Hla, Human Leukocyte Antigen, necessario per poter stabilire il grado di compatibilità tra un donatore e un paziente che necessita di trapianto). 

Dal 2013 il Registro regionale lavora in stretta collaborazione con Admo Emilia-Romagna pianificando una programmazione delle nuove iscrizioni annuali, a partire dall’introduzione, da parte dell’associazione, del tampone salivare come modalità di prelievo necessario per lo studio genetico del sistema Hla, ma anche per evitare inutili liste di attesa di donatori interessati a iscriversi all’associazione e al Registro regionale. «A questo proposito – ha ricordato Venturi – la Regione ha formalizzato un rapporto di collaborazione con Admo Emilia-Romagna onlus per pianificare il “reclutamento” di nuovi donatori da parte dell’associazione con un’ipotesi di proiezione fino a 6.000 nuovi casi all’anno che verranno tipizzati con il prelievo salivare. Dal primo gennaio 2017 confluiranno tutti per lo studio genetico sul Laboratorio di Immunogenetica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna».