NordEst area di riferimento per le politiche dell’invecchiamento attivo e in salute

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Le politiche attuate da Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna premiate dall’Unione Europea come “reference site” comunitario

 

loto reference site invecchiamento UEA Bruxelles il commissario Ue per l’economia digitale, Gunther Oettinger, durante il Summit europeo sull’innovazione digitale per l’invecchiamento sano e attivo, organizzato a Bruxelles da Commissione europea, Parlamento Ue e Comitato europeo delle Regioni, ha consegnato a deci regioni italiane l’attestato di “reference site” per le politiche a favore degli anziani. Tutto il NordEst (con l’eccezione dell’Alto Adige) è stato insignito del riconoscimento andato anche a Campania, Lombardia, Lazio, Liguria, Toscana, Piemonte e Puglia.

«Siamo molto soddisfatti di questo riconoscimento del lavoro svolto nell’arco di questi anni – commenta l’assessore alle politiche per la salute della regione Emilia Romagna, Sergio Venturi -. La Regione continuerà a lavorare con l’impegno dimostrato sino ad ora a tutela e protezione della nostra popolazione anziana – aggiunge – in particolare attraverso la rete delle case della salute e i progetti europei, tra cui il progetto “Sunfrail” dedicato alla fragilità». 

Soddisfatta anche l’assessore al lavoro del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti: «è stata premiata l’esperienza del Friuli Venezia Giulia, che ha adottato una legge regionale specifica sull’invecchiamento attivo che invita i decisori politici a operare con nuovi paradigmi per lo sviluppo socio-economico del territorio e in particolare per il miglioramento della salute e dell’inclusione sociale dei cittadini», spiega l’assessore, secondo cui la normativa friulana «potrebbe costituire una buona prassi da esportare anche in altri contesti territoriali». Per Panariti «il settore della “smart health” rientra nella strategia di specializzazione intelligente del Friuli Venezia Giulia, regione che partecipa anche al cluster tecnologico nazionale sulle tecnologie per gli ambienti di vita, di cui gli attori del territorio hanno contribuito alla costruzione e in cui l’amministrazione regionale è presente insieme ad altre regioni italiane nell’advisory board». 

Per l’assessore alla sanità della provincia di Trento, Luca Zeni, «l’individuazione come “reference site” (ce ne sono 74 in tutta Europa) da parte della Commissione Europea è il riconoscimento dei numerosi sforzi posti in essere dalla Provincia autonoma di Trento per migliorare i servizi e le condizioni di vita dei suoi cittadini e deve rappresentare un’opportunità di sviluppo della strategia provinciale sia nel settore dell’inclusione sociale che nel potenziamento dei servizi sanitari attraverso l’ICT per la popolazione anziana residente. Tra le buone pratiche che hanno consentito il raggiungimento di questo importante traguardo – continua Zeni -, evidenzio le politiche provinciali di Welfare di comunità e di Gestione delle fragilità per quanto concerne l’inclusione sociale e la coesione. Sul versante sanitario, sottolineo l’importanza rivestita dalla piattaforma provinciale di eHealth denominata TreC (Cartella Clinica del Cittadino) che, attraverso specifiche applicazioni rivolte ai cittadini e agli anziani, ha l’obiettivo di migliorare la qualità della cura in un contesto di continuità assistenziale ospedale-territorio, nonché di sostenere iniziative innovative di promozione della salute e di prevenzione».