9% in più di arrivi, soprattutto dalla Germania. Kompatscher: «dobbiamo migliorare la raggiungibilità del territorio»
Quasi 20 milioni di presenze, oltre il 9% in più di arrivi. Secondo i dati Astat sul turismo, la stagione estiva dell’Alto Adige 2016 ha fatto toccare il record assoluto. Dall’analisi sulla stagione turistica estiva 2016, nel periodo compreso fra maggio e ottobre, realizzata dall’Istituto provinciale di statistica Astat, emerge che le presenze in Alto Adige hanno toccato quota 19,7 milioni. Si tratta del valore massimo mai registrato, un record storico confermato dalla crescita sia in termini numerici (+1,4 milioni rispetto al 2015), che percentuali (+9,2% di arrivi, +7,9% di presenze).
Tra i principali mercati di riferimento spicca la forte crescita di presenza turistica proveniente dalla Germania (+9,6%), mentre il mese di maggiore attrazione si conferma agosto: nel 2016, infatti, i pernottamenti sono stati oltre 5,7 milioni, con una crescita del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
«Oltre ad essere felice per i buoni risultati ottenuti, sono particolarmente soddisfatto in quanto il successo del turismo può produrre effetti positivi sull’economia in generale, trasformandosi in traino anche per altri settori e per il mercato del lavoro» commenta il governatore Arno Kompatscher il record della stagione estiva. «La costante riduzione della permanenza media dei turisti ci impone – spiega Kompatscher – di tenere sempre in elevata considerazione il tema della raggiungibilità, e di essere in grado di mettere in campo misure adeguate». Un tema, questo, reso particolarmente difficile dopo il referendum popolare – estremamente mal gestito dalla politica altoatesina, ad iniziare dallo stesso Kompatscher – che he ha imposto il pesante ridimensionamento che preclude alla chiusura dei voli commerciali. Attualmente, l’Alto Adige, così come il Trentino, è collegato con il resto del mondo dalla ferrovia del Brennero e da un’autostrada congestionata ed inadeguata nei periodi di esodo a sostenere il traffico di chi va in vacanza.
Ultimo dato analizzato, infine, è quello sulla crescita maggiore, tra gli esercizi alberghieri, fatta registrare dagli hotel a 5 stelle. «Questo significa – conclude Kompatscher – che gli investimenti nella qualità effettuati dagli operatori altoatesini stanno dando buoni risultati, e che le strategie di IDM, che punta ad attirare un turismo di alto livello, si muovono nella direzione giusta».