Regione Veneto, prorogato il contratto di servizio con Trenitalia

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elisa de berti luca zaia
De Berti: «previsti 23 treni in più e maggiori investimenti in attesa della gara europea»

 

elisa de berti luca zaiaLa Giunta regionale del Veneto conferma la proroga del contratto di servizio con Trenitalia sino al 31 dicembre del 2023, aggiornando i termini rispetto alla prima versione di un anno fa: in attesa di bandire la gara europea per l’affidamento del servizio ferroviario secondo le normative comunitarie, la Regione Veneto ha condizionato il rinnovo per altri nove anni all’impegno di Trenitalia di raddoppiare il piano iniziale di investimenti previsto. 

Entro il 2017 la società che gestisce il servizio ferroviario nazionale dovrà garantire l’entrata in servizio nella rete regionale di 5 nuovi treni “Vivalto” e di 9 treni “Swing”; e a partire dal 2020 verranno consegnati 9 nuovi elettrotreni (tipo “Caravaggio”). Nei prossimi otto anni Trenitalia dovrà inoltre provvedere all’integrale rimessa a nuovo dei convogli “Taf” e ulteriori investimenti tecnologici sulla flotta e sulla manutenzione del materiale rotabile.

Per l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti «a seguito delle segnalazioni dei comitati dei pendolari e delle criticità evidenziate nelle diverse tratte del Veneto abbiamo rinegoziato con Trenitalia termini e condizioni per  la prosecuzione del contratto. In attesa dei tempi tecnici per bandire ed espletare la gara europea abbiamo utilizzato la possibilità di estendere la proroga del servizio al gestore attuale per sei anni più tre, in cambio dell’impegno di Trenitalia di raddoppiare gli investimenti inizialmente programmati: dagli 86 milioni dell’offerta iniziale, agli attuali 170 per acquistare nuovi treni, in aggiunta ai 56 milioni programmati per adeguamenti tecnologici e manutenzioni, con l’obiettivo  di migliorare e razionalizzare l’offerta agli utenti».

Nel dettaglio, la nuova proroga impegna la Regione Veneto a corrispondere a Trenitalia 1.279 milioni di euro per gli anni 2015-2023. In cambio, Trenitalia migliora i servizi e la flotta secondo un preciso calendario di impegni scandito dal contratto stesso: più treni festivi ed estivi, introduzione dei treni notte, intensificazione dei servizi negli orari di punta e aumento delle percorrenze nelle tratte meno servite. Tutte migliorìe che potranno essere garantite con l’acquisto di 5 “Vivalto” a cinque carrozze (un treno è già stato consegnato), di 9 treni “Swing” a diesel (i primi 5 già consegnati stanno mandando in pensione le vecchie locomotive “668” nelle tratte pedemontane e bellunesi) e di 9 elettrotreni da 450-600 posti che dovranno entrare in servizio tra il 2020 e il 2023. Il contratto di proroga calendarizza i tempi di consegna del materiale rotabile e relative sanzioni in caso di inadempienze e ritardi.

«Con l’investimento in nuovi treni elettrici e nell’efficientamento della flotta e dei servizi abbiamo creato le premesse – prospetta l’assessore De Berti – perchè Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria infrastrutturale, possa tener fede all’impegno preso di completare l’elettrificazione delle tratte ferroviarie Conegliano-Vittorio Veneto, Castelfranco-Montebelluna, Camposampiero-Cittadella-Bassano anche con l’anello bellunese Vittorio Veneto-Ponte nelle Alpi-Belluno-Feltre-Montebelluna e con la linea Vicenza-Schio. Rinegoziando i termini del contratto di proroga con Trenitalia entrano in circolazione nella rete ferroviaria regionale 23 treni in più, di cui 18 elettrici. Mi auguro che anche la società infrastrutturale delle Ferrovie dello Stato tenga il medesimo passo e possa garantire  l’elettrificazione  dell’intero anello sub-dolomitico, secondo i tempi concordati».