Aeroporto di Trieste: inaugurata nuova area partenza

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Realizzata la riqualificazione di circa 6.000 mq di spazi per dare servizi migliori ai passeggeri. Serracchiani: «con i lavori si migliore la potenzialità e la fruibilità dell’aeroporto friulano»

 

Aeroporto trieste taglio nastro nuovaaera partenze serracchiani bolzonelllo panaritiCerimonia d’inaugurazione della nuova aerostazione dell’Aeroporto di Trieste “Ronchi dei Legionari”. I lavori si sono svolti nell’arco di circa sei mesi, per un importo di appalto di circa 2,5 milioni, comprensivo degli oneri per la sicurezza (circa 56.300 euro), previsto dal Piano degli interventi, della qualità e della tutela ambientale contenuto nel contratto di programma in essere tra l’Enac e l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa, la società di gestione dello scalo di Trieste Ronchi dei Legionari.

Le opere hanno riguardato la riqualificazione strutturale, funzionale e logistica delle zone partenze ubicate al piano terra e al piano intermedio dell’aerostazione passeggeri. Nel contesto dei lavori sono stati eseguiti anche interventi di miglioramento sismico delle strutture, che erano state costruite negli anni ’70, e di adeguamenti impiantistici conseguenti all’entrata in vigore di nuove normative. L’intero intervento ha riguardato una superficie totale di 5.700 metri quadrati, di cui da subito ne sono stati aperti all’utenza circa 2.600 posti al piano terra dell’aerostazione. Entro la fine del mese di dicembre è prevista la conclusione dei lavori e la totale disponibilità delle aree per i passeggeri. 

L’obiettivo della riqualificazione dell’Enac e della società di gestione ha voluto consegnare al passeggero una struttura moderna ed efficiente sotto il profilo della qualità dei servizi offerti all’utenza e della logistica, grazie anche all’analisi dei flussi operativi, migliorando al contempo gli standard di sicurezza e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale con l’inserimento di sistemi di illuminazione a Led e di gestione automatica di alcuni servizi presenti negli edifici.

«Mi piace pensare – ha detto la presidente della regione, Debora Serracchiani – che, per localizzare il Friuli Venezia Giulia, non si dovrà più fare riferimento alla sua vicinanza a Venezia. Con l’apertura della nuova area partenze e l’avvio dei lavori del Polo Intermodale manteniamo un impegno preso con i cittadini del Friuli Venezia Giulia. L’aeroporto si presenta oggi in maniera più moderna ed efficiente, con un nuovo logo, un nuovo brand, ma il suo nome rimane quello di Pietro Savorgnan di Brazzà», ha concluso facendo riferimento alla nuova dicitura “Trieste Airport”. 

La riqualificazione dell’area partenze è stata realizzata attraverso una ridistribuzione degli spazi trasformando quelli in precedenza destinati a uffici e magazzini in aree dedicate ai passeggeri, al loro migliore flusso operativo e all’introduzione di nuovi servizi commerciali. Si è così passati dai circa 4.000 mq agli attuali 6.000 mq, con grandi spazi a disposizione del pubblico. 

«Per l’aeroporto – ha reso noto il direttore generale dello scalo, Marco Consalvo – sono programmati investimenti per 39 milioni di euro nel periodo 2016-’19 (25 milioni autofinanziati e 14 con fonti di finanziamento pubblico). In particolare, dieci milioni sono destinati all’aerostazione e alle infrastrutture; 12 milioni alle infrastrutture di volo; e 17 milioni all’accessibilità e al polo intermodale. Quest’ultimo comprenderà una nuova fermata ferroviaria, una nuova autostazione bus, un nuovo parcheggio di 1.500 posti auto di cui 500 in multipiano, collegamenti di connessione tra aerostazione, stazione bus, multipiano e fermata ferroviaria». 

«Quello di Trieste – ha concluso Consalvo – sarà il primo aeroporto in Italia con collegamento diretto alla linea ferroviaria. Nella prossima estate rifaremo la pista di decollo e atterraggio e stiamo verificando la possibilità di evitare la chiusura dell’aeroporto nelle tre settimane necessarie per l’esecuzione dei lavori».