“Let’s Bite Dog Lymphoma”: parte la campagna raccolta fondi dell’Università di Padova

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Al via il primo progetto di “crowdfunding” a favore della Medicina veterinaria e dona una speranza agli amici a quattro zampe colpiti da linfoma

 

bite1 RedL’Università di Padova sceglie una modalità innovativa per accelerare progetti scientifici che possono crescere grazie al sostegno di tutti. Da qualche settimana è attiva la raccolta fondi per il progetto “Let’s Bite Dog Lymphoma”, guidato da Luca Aresu, docente di medicina veterinaria dell’Ateneo.

Il linfoma è uno dei tumori maligni più frequenti nel cane ed è paragonabile al linfoma Non-Hodgkin nell’uomo. Nei cani malati, più frequentemente esemplari adulti (6-8 anni), la malattia avanza senza essere diagnosticata in stadio iniziale, poiché spesso si osserva solo un aumento delle dimensioni dei linfonodi. Le razze più colpite da questa malattia sono Boxer, Basset hound, Pastore tedesco, Rottweiler, Bull mastiff, Golden retriever, Labrador retriever e Beagle. Ad oggi, la terapia non permette ancora, se non in pochi casi, una guarigione completa e per questo motivo il linfoma del cane risulta una delle più grandi sfide per la medicina veterinaria.

L’obiettivo della raccolta fondi pubblica è di raggiungere circa 30.000 euro di finanziamento per arrivare in tempo ad indentificare biomarcatori utili alla diagnosi precoce di questa grave malattia nel cane.

Chiunque volesse partecipare potrà collegarsi alla piattaforma internet www.bitedoglymphoma.com

e utilizzare le forme più comuni di pagamento (bonifico, carta di credito, Paypal). Il tempo a disposizione scade alla fine dell’anno, per iniziare il lavoro nei primi mesi del 2017.

Il prof. Luca Aresu crede moltissimo in questa iniziativa: «il “crowdfunding” legato alla ricerca rappresenta una nuova frontiera per noi ricercatori, di fatto permette di ottenere finanziamenti su progetti condivisi con la popolazione e rappresenta anche una vetrina per mostrare le attività che vengono svolte all’interno dei laboratori dell’Università di Padova. Il progetto nasce nel nostro Ateneo e rappresenta una sfida nei confronti di una delle patologie neoplastiche più frequenti e aggressive nel cane, dove prevenzione e trattamento medico sono ancora poco efficienti. Da anni il nostro laboratorio si prefigge di indentificare i meccanismi alla base di questo tumore spontaneo».

La campagna di marketing del progetto è stata curata da un team di studenti universitari del corso di marketing della prof.ssa Silvia Rita Sedita. «E’ stato entusiasmante far nascere il progetto in classe – dice Sedita – e soprattutto vedere i miei allievi applicare ad un caso concreto le teorie di marketing apprese a lezione».

«Il rettore prof. Rosario Rizzuto – dice Marcella Bonchio, prorettore alla ricerca dell’Università di Padova – ha più volte citato l’importanza di una Scienza utile, che risolve i problemi concreti. L’iniziativa di “crowdfunding” non fa altro che mettere al centro i problemi da risolvere e l’efficacia di uno sforzo collettivo per risolverli. Si mette al centro la cittadinanza, il pubblico, dalla stessa parte dei ricercatori, e si abbattono le barriere, si firma un contratto di fiducia. Per questo partiamo ora con il primo progetto pilota, cui seguiranno altri, molti, sogni nel cassetto».

 

Donazioni

È possibile donare alla pagina:

http://www.bitedoglymphoma.com/donazione/ attraverso paypal o bonifico bancario.

 

Dati per il bonifico bancario:

CC intestato a Smart Unipd srl presso CRV Padova

IBAN: IT61 R062 2512 1831 0000 0009 806

Causale: Donazione a favore dell’Università degli Studi di Padova per il progetto Bite Dog Lymphoma