Viabilità e mobilità del NordEst: «creare un’unica società pubblica di gestione»

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Autostrada traffico A14
La proposta la lancia il deputato veneto del PD Roger De Menech: «indispensabile superare gli steccati oggi esistenti tra gestione Anas, regioni, province e comuni»

 

Autostrada traffico A14Un’unica società pubblica per la gestione “in house” delle strade e delle autostrade del NordEst. La proposta è dell’esponente del Pd Veneto, Roger De Menech, convinto della necessità di ridurre la frammentazione del settore a beneficio diretto dei territori, con una società i cui utili generati dai pedaggi e delle economie di scala saranno utilizzati interamente per investimenti sulla mobilità complessiva di persone e merci.

«Per le autostrade oggi ci sono quattro società diverse, tutte con consistenti capitali pubblici, una selva di tariffe e molte incertezze sugli investimenti. L’ampia presenza di soci privati se da un lato alleggerisce le incombenze degli enti pubblici, dall’altro può costituire un freno agli investimenti. Poi ci sono, in una realtà come quella veneta, Anas che gestisce le strade statali e Veneto strade, chiamata a gestire alcune migliaia di chilometri di strade ex statali, ora regionali e diverse centinaia di chilometri di strade provinciali. A queste si aggiunge la viabilità competenza dei comuni. Dobbiamo avere il coraggio di ricondurre tutti gli asset viari siano essi autostradali, statali, regionali e provinciali sotto un’unica società interamente pubblica, orientata a riversare interamente gli utili su investimenti e non più alla remunerazione del capitale investito». Inoltre, «oggi si deve guardare al futuro e allo sviluppo della mobilità elettrica che avrà una decisa crescita entro il 2019-2020, accompagnandolo con la rapida crescita delle infrastrutture di corredo, come le colonne di ricarica delle batterie o i punti di distribuzione d’idrogeno».

In questi anni molti soggetti si sono impegnati a gestire direttamente, spesso male e senza una visione di insieme, il patrimonio di infrastrutture, lasciando il ruolo principale del pubblico, la pianificazione a soggetti esterni. Il modello ideato, di cui De Menech ha già parlato con il ministro Delrio che ha mostrato molto interesse in proposito prevede una rigida suddivisione di compiti e responsabilità: «gli enti pubblici proprietari sono chiamati a fare la programmazione e la pianificazione delle infrastrutture sulla base delle esigenze di mobilità dei cittadini e delle imprese. La società dovrà essere il braccio esecutivo delle amministrazioni, con responsabilità dirette sulla gestione dei servizi, sulle manutenzioni e sulla costruzione degli assi di trasporto».

Al Veneto, come all’intero NordEst, per De Menech «serve una società solida con competenze importanti per mantenere, gestire e costruire le infrastrutture che servono al fianco di una politica forte che sappia scegliere e decidere le opzioni migliori per la mobilità del nostro territorio». Con questa proposta, conclude l’esponente del Pd, «intendo stimolare le tre Regioni, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, a ragionare su questo progetto che sappia andare oltre gli odierni confini».