Il vincolo al debito sovrano nazionale peggiora le aspettative da “stabile” a “negativo” anche per la Regione. Zaia: «il Veneto sta all’Italia come la UE sta alla Grecia»
Rimane stabile a BBB+ il rating finanziario della Regione Veneto, ma l’aspettativa passa da “stabile” a “negativo”, trascinato dal peggioramento delle prospettive assegnate al debito pubblico nazionale. E’ l’esito del report reso noto questa sera dalla società di rating Fitch che prende in esame il debito sovrano dell’Italia e delle Regioni a statuto ordinario e statuto speciale.
Come spiega la stessa agenzia, pur in presenza di ottimi fondamentali la Regione Veneto non può collocarsi oltre il rating assegnato al debito sovrano della Repubblica Italiana in quanto il suo bilancio continua a dipendere dai trasferimenti statali e condivide quindi le politiche di contenimento del deficit e del debito pubblico nazionale.
Il non poter oltrepassare, pur se meritevole, il rating assegnato allo Stato italiano viene motivato da Fitch col fatto che le regioni a statuto ordinario come il Veneto «non hanno l’autonomia finanziaria che può isolare le loro finanze dal governo nazionale e farle beneficiare di un rating superiore a quello sovrano. Il Veneto beneficia – prosegue il report di Fitch (in allegato) – del sostegno statale nazionale, come i trasferimenti, i prestiti agevolati, e il supporto in caso di eventi imprevedibili, ma rimane soggetto a contribuire agli sforzi di risanamento dell’Italia per bilanciare i conti nazionali, con riduzioni di entrate e ripetuti tagli alla spesa».
Il report dell’agenzia evidenzia molti aspetti positivi della gestione finanziaria regionale, come il permanere di una positiva base impositiva dovuta alla brillantezza della sua economia, alla quale si contrappone una oculata gestione della spesa pubblica, un modesto indebitamento e una soddisfacente liquidità che lasciano prevedere la possibilità di ben assorbire eventuali crisi di bilancio nel medio termine. Ricordate le buone performances economiche dei settori produttivi del Veneto, Fitch elogia la capacità di mantenere in equilibrio i conti del sistema sanitario e aggiunge che ulteriori opportunità di miglioramento potrebbero derivare da una maggiore autonomia fiscale.
«Giudizi che ci inorgogliscono, ma che lasciano anche l’amaro in bocca – è il commento del presidente del Veneto, Luca Zaia – se si pensa a quale rating potremmo avere se potessimo godere di una reale autonomia finanziaria, fiscale, amministrativa. Ciò che anche Fitch ammette apertamente. I veneti pagano lo scotto di un paese finanziariamente devastato – conclude Zaia – non è esagerato dire che il Veneto sta all’Italia come la Ue sta alla Grecia. Quale rating i mercati ci riserverebbero se i 20 miliardi di residuo fiscale attivo prodotti dal Veneto potessero restare sul territorio invece che a Roma ad alimentare l’eterna catena dello spreco nazionale?».