Lavoro: le collaborazioni parasubordinate sotto la lente in un convegno dei Commercialisti con Maurizio Sacconi

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Padova. Dal 25 giugno 2015 il Jobs Act ha definitivamente posto la parola fine ai contratti a progetto. Restano attivi i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, a condizione che dal 1 gennaio 2016 non presentino le caratteristiche delle collaborazioni “etero – organizzate”. In questo ultimo caso assumono oneri e benefici dei contratti di lavoro subordinato.

In Veneto tra il 2008 ed il 2015, secondo i dati di Veneto Lavoro, sono stati attivati quasi 500 mila nuovi contratti di lavoro “parasubordinato”, con un picco nel 2010 di oltre 64 mila nuove attivazioni, che ha visto un primo calo a 54 mila a partire dal 2012 in seguito alla riforma Fornero, che aveva inasprito le regole di ingaggio per alcune tipologie di contratti “concorrenti” al lavoro subordinato. Fino ad arrivare al 2015 in cui le nuove attivazioni di lavoro parasubordinato in Veneto hanno toccato il picco minimo di poco meno di 11 mila. Complice anche il fatto che dal 1 gennaio 2016, con la riforma del Jobs Act, è cambiato completamente lo scenario normativo di riferimento: scomparsi i vecchi contratti a progetto, restano le collaborazioni coordinate e continuative a condizione che non si trasformino in collaborazioni etero – organizzate a cui si applicano i trattamenti economico, previdenziale, normativo e contrattuali del rapporto di lavoro subordinato.

Se ne parlerà al convegno gratuito “Le collaborazioni etero-organizzate: opportunità e rischi per le imprese” venerdì 28 ottobre 2016 a Padova, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso la Sala conferenze ODCEC di Padova in via Gaspare Gozzi, 2/G, organizzato dalla Conferenza Permanente dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova, con il coordinamento scientifico della Commissione Triveneto “Commercialista del Lavoro”.

Dopo i saluti di Dante Carolo, presidente Conferenza Permanente ODCEC delle Tre Venezie, Vito Jacono consigliere CNDCEC – delegato “Commercialista del lavoro”, Michele Salomone direttore Regionale INPS Veneto, Giancarlo Sponchia presidente Associazione Nazionale Ispettori di Vigilanza e Francesco Cavallaro segretario Nazionale CISAL, seguiranno gli interventi – moderati da Giulio Todescan giornalista di Venetoeconomia e componente Giunta Nazionale FNSI – di: Gian Piero Gogliettino coordinatore Commissione Triveneto “Commercialista del lavoro” sui “Profili di illegittimità degli sgravi contributivi nelle stabilizzazioni dei contratti a progetto; Angelo Guadagnino coordinatore distrettuale con funzione di coordinamento regionale avvocatura distrettuale INPS Veneto su “Le collaborazioni organizzate dal committente: oneri probatori e raffronto con le co.co.pro. e le co.co.co.”

Concluderanno i lavori S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi, Vescovo-Arcivescovo di Trieste e presidente della commissione “Caritas in veritate” del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e Maurizio Sacconi presidente 11esima commissione “Lavoro, previdenza sociale” del Senato.

Il convegno intende approfondire quando si verificano le condizioni per qualificare le collaborazioni parasubordinate come collaborazioni etero – organizzate, quali sono le fattispecie più frequenti e le casistiche più rilevanti.

Un’altra grande novità è rappresentata dalla presenza di possibili profili di illegittimità legati agli sgravi contributivi nelle stabilizzazioni dei contratti a progetto previste dalla Legge di Stabilità 2016. Stabilizzazione significa trasformare i contratti a progetto in contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a fronte di alcuni benefici tra cui gli sgravi contributivi, benefici che, se messi in discussione in quanto illegittimi, farebbero venire meno l’elemento incentivante.