Tonelli: «tutelate le 250.000 mucche attive in Regione e i 18 formaggi tipici regionali»
Il via libera all’etichettatura obbligatoria del latte e i suoi derivati da parte di Bruxelles salvaguarda in Emilia-Romagna una filiera che dà lavoro a 18.000 persone. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna dopo il via libera di Bruxelles «che ha consentito di fare un altro fondamentale passo avanti verso la trasparenza dell’informazione ai consumatori per ciò che portano nel piatto. Il via libera dell’Unione Europa va nella direzione da sempre sostenuta dalla stessa Coldiretti per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari».
L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti. «Con l’etichettatura obbligatoria per latte e derivati – commenta il presidente di Coldiretti Emilia-Romagna, Mauro Tonello – le 250.000 mucche da latte presenti in regione potranno mettere la “firma” sulla propria produzione di latte, non solo per i 6 formaggi a denominazione d’origine, ma anche sui 12 formaggi iscritti all’elenco dei prodotti tradizionali censiti a livello regionale che fino ad oggi restavano anonimi. Il provvedimento è importante per essere più forti anche nella lotta all’agropirateria internazionale che vede i prodotti emiliano romagnoli tra i più imitati al mondo».