Scuola veneta, inizio d’anno molto difficoltoso

0
391
ISTITUTO COMPRENSIVO ARCUGNANO VISITA DONAZZAN
Donazzan: «è il peggior inizio di anno scolastico degli ulti anni. Dopo un mese ancora cattedre vuote, valzer delle supplenze, niente sostegno e stop al tempo pieno»

 

ISTITUTO COMPRENSIVO ARCUGNANO VISITA DONAZZANL’inizio d’anno scolastico in Veneto non è stato all’insegna della “Buona scuola” tanto cara al governo Renzi. Ne è convinta l’assessore regionale all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan dopo le visite effettuate nelle varie scuole della regione.

«Se il ministro Giannini non conosce la scuola, non può fare il ministro dell’istruzione – sbotta Donanzzan -. Anche stamane ho visitato cinque plessi scolastici della provincia di Vicenza, ad Arcugnano, e in tutte le scuole ho verificato, ad oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico, i medesimi problemi: mancano gli insegnanti delle materie ordinarie e quelli di sostegno, molte cattedre sono ancora scoperte ed alcune classi di scuola primaria e della secondaria di primo grado sono al terzo cambio di supplenza. E’ surreale che il ministro sostenga che non vi sono ritardi nell’avvio dell’anno scolastico».

Reduce dalle visite alla scuole “Pasini” (infanzia), “Lioy” e “Don Mistrorigo” (primaria) e “Foscolo” (secondaria di primo grado) di Arcugnano,  accompagnata dai presidenti dei comitati genitori e dall’assessore comunale di Arcugnano Flavia Zolla, Donazzan allunga il “cahier di doleances” sulla riforma della “Buona scuola” renziana: «il ministro oggi dichiara che non ci son ritardi nell’avvio dell’anno scolastico e ogni anno c’è un periodo di assestamento iniziale? Ebbene, tutti gli interlocutori che sto incontrando denunciano unanimi che questo è il peggior inizio di anno scolastico della storia. E queste non sono considerazioni di parte politica, ma constatazioni condivise da insegnanti, dirigenti, genitori, amministratori locali. La realtà dell’istituto comprensivo di Arcugnano può essere presa a campione delle  “straordinarie” criticità di un anno scolastico che ovunque sta registrando intollerabili carenze, come la scopertura delle cattedre di sostegno per alunni disabili certificati e il mancato avvio delle sezioni a tempo prolungato, fortemente richieste dalle famiglie in una realtà produttiva come il Vicentino».

Per Donazzan «solo la caparbietà e il grande senso di responsabilità di insegnanti e dirigenti, l’attenzione delle amministrazioni locali e il generoso spirito di volontariato di genitori ed insegnanti in pensione che, ad Arcugnano come in tanti comuni del Veneto, si sono attrezzati con doposcuola a pagamento e servizi volontaristici di affiancamento per il trasporto scolastico e la mensa, sta tamponando carenze e ritardi della cosiddetta “Buona scuola”».