Missione romana fruttuosa per il governatore dell’Alto Adige

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Antonello giacomelli arno kompatscher
Kompatscher porta a casa assicurazioni circa la provincializzazione del servizio postale e la concessione di A22

 

Antonello giacomelli arno kompatscherGiornata di visite ed incontri ad alto livello a Roma per il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher che ha ottenuto interessanti assicurazioni circa il futuro dei servizi in provincia di Bolzano.

Con il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega alle comunicazioni Antonello Giacomelli, Kompatscher ha discusso del percorso di provincializzazione del servizio postale universale in Alto Adige per ovviare agli odierni, pesanti disservizi: la trattativa si chiuderà presto. Un gruppo tecnico è al lavoro per precisare i termini di un accordo che sarà sollecitamente formalizzato in una convenzione.

«Vogliamo rivedere tutta la materia arrivando a un accordo in grado di creare un valore aggiunto per il nostro territorio e di superare le attuali criticità», ha spiegato Kompatscher illustrando la possibile soluzione. La base di partenza è rappresentata dall’“Accordo di Milano”, che consente alla Provincia di assumere deleghe o funzioni di competenza statale. La proposta discussa da Kompatscher con Giacomelli prevede fondamentalmente il subentro della Provincia allo Stato nel servizio di espletamento del servizio postale in Alto Adige, da garantirsi 5 giorni lavorativi la settimana e almeno 6 per quanto riguarda il recapito di giornali. Per contro Poste italiane dovrebbe impegnarsi a non ridurre il numero degli uffici postali ubicati in Alto Adige. «Con questa soluzione vogliamo evitare i tagli sul territorio ed elevare la qualità del servizio», ha detto Kompatscher. 

Questo modello troverà attuazione formale attraverso una convenzione tra Ministero, Provincia e Poste italiane. La Provincia, ha aggiunto Kompatscher, intende anche valutare ulteriori progetti di valorizzazione della rete postale in Alto Adige con eventuali procedure pubbliche di affidamento.

Sul riassetto in Alto Adige è impegnato il gruppo di lavoro, «e c’è la volontà delle parti di trovare una buona soluzione. L’obiettivo finale è arrivare ad offrire un servizio migliore a cittadini e imprese».

Altra visita è stata all’Agenzia del Demanio relativamente al passaggio degli immobili Anas alla Provincia a seguito della provincializzazione delle strade statali. Nel colloquio con il direttore dell’Agenzia del demanio Roberto Reggi, alla presenza del dirigente acquisizione patrimonio ANAS Francesco Pisicchio, il deputato Alberecht Plangger e il direttore dell’Agenzia provinciale per i contratti pubblici Thomas Mathà, Kompatscher ha avviato il percorso che dovrà portare gratuitamente alla Provincia gli immobili strumentali dell’ANAS in Alto Adige non ancora trasferiti. Kompatscher e Reggi hanno concordato il cronoprogramma: la procedura dovrà essere completata entro gennaio 2017.

«Considerato che con la norma di attuazione del 1998 esercitiamo le competenze sulle strade statali nel territorio provinciale, il trasferimento dovrebbe essere il passo conseguente, come del resto prospettato originariamente», ha detto il Governatore altoatesino. Sono ancora 41 i beni strumentali dell’ANAS da trasferire alla Provincia, tra cui diverse case cantoniere e la sede principale a Bolzano.

«Sino ad oggi il trasferimento nella disponibilità della Provincia è stato solo parziale. Per questo motivo la Provincia chiede di completare in tempi ragionevoli l’effettivo trasferimento degli immobili strumentali ANAS già individuati, che sono necessari alla Provincia per una migliore gestione della rete stradale» ha detto Kompatscher. Una volta completato il passaggio alla Provincia, parte di questi immobili potranno essere trasferiti ai comuni interessati in presenza di adeguate proposte e modalità di utilizzo. 

Si è parlato anche dell’intesa di permuta siglata fra Ministero e Provincia per la ristrutturazione di alcuni immobili statali a cura della Provincia, che come contropartita acquisisce alcuni comprensori militari non più idonei ai fini istituzionali, come la caserma Mercanti di Appiano entro gennaio 2017 e l’adozione di una procedura più snella per le future fasi attuative dell’accordo. 

Ultima tappa al ministero delle Infrastrutture e trasporti: qui Kompatscher accompagnato dai deputati altoatesini Daniel Alfreider e Renate Gebhard, ha incontrato il ministro Graziano Delrio. Tema principale del colloquio lo stato del rinnovo della concessione trentennale ad A22 e la sua trasformazione in società “in house”.  Kompatscher ha ringraziato il ministro Delrio per l’ottima collaborazione nella realizzazione del progetto della Galleria di base del Brennero (BBT) e delle tratte d’accesso: entro il 2017 saranno assegnati tutti i lavori del BBT e ci sarà il bando di gara della tratta di accesso Fortezza-Ponte Gardena.

«E’ grazie al coinvolgimento di Provincia e comuni siamo riusciti a creare nella popolazione la necessaria fiducia per realizzare il progetto della tratta il più velocemente possibile e con una diffusa informazione. Ancora entro ottobre consegnerò al commissario governativo Ezio Facchin una lettera con le osservazioni individuate con i comuni», ha detto Kompatscher che punta alla «circonvallazione di Bolzano, che sarà cofinanziata dall’Autobrennero Spa attraverso il Fondo ferrovia».

E naturalmente anche sulla concessione A22 Kompatscher ha fatto il punto con Delrio. Confermata la volontà di un’accelerazione che possa portare al rilascio del contratto di concessione entro l’anno o al più tardi a inizio 2017. A settembre sono stati fatti passi importanti nella preparazione della documentazione, ha aggiornato il Landeshauptmann: si sta definendo la relazione per l’acquisizione delle quote dei soci privati da parte di A22; è stata elaborata la bozza di statuto e individuata una possibile ipotesi di riconfigurazione della gestione societaria. Autobrennero Spa ha già consegnato un piano di investimenti, che il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti deve approvare, in modo da poter avviare sollecitamente la loro attuazione.

Kompatscher ha infine prospettato a Delrio l’utilizzo dei fondi europei previsti per il risanamento acustico dei vagoni ferroviari (prossimo bando UE a breve, budget di 20 milioni di euro) e di valutare la possibilità di introdurre con specifica norma un divieto di transito lungo l’asse del Brennero per il materiale rotabile non silenzioso, sull’esempio della Svizzera.Kompatscher e i parlamentari Alfreider e Gebhard a colloquio con il Ministro Delrio