Nuovo Rettore per la Basilica di Sant’Antonio di Padova

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Padre Oliviero Svanera succede all’improvvisa e immatura morte di padre Enzo Poiana

Di Giuseppe Pace

 

Padova Basilica SantAntonioLa Basilica di Sant’Antonio di Padova ha un nuovo Rettore, dopo la immatura e inattesa morte agostana a Bibione di padre Enzo Poiana: è padre Oliviero Svanera. Ad un goriziano di nascita subentra un bresciano, entrambi con un buon curriculum filosofico-teologico ed esperienze pastorali acquisite sul campo, compreso l’ambiente religioso di Roma: caput mundi della cristianità.

Padre Poiana il 2 ottobre 1983 era entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, dapprima a Treviso, quindi a Padova, al Santo. Fu di famiglia nelle comunità di Roma San Marco Evangelista, dove esercitò le funzioni di viceparroco, e in seguito, dal 1997 al 2005, nel convento San Francesco di Trieste, ricoprendo l’ufficio di parroco dell’omonima parrocchia. Nel 2005, fu nominato Rettore della Basilica di sant’Antonio e in seguito riconfermato, restando in questo incarico fino ad oggi. Per il suo impegno pastorale è stato nominato Cappellano Conventuale ad honorem del Sovrano Militare Ordine di Malta, Gran Priorato di Lombardia e Venezia, il 5 giugno 2009. Inoltre, per le relazioni intraprese con la Chiesa Greco-Cattolica di Romania, ha ricevuto la Croce pettorale conferita dal Cardinale Lucian Mureşan, Arcivescovo e Metropolita di Alba Iulia e Făgăraş il 14 marzo 2013, e in seguito elevato alla dignità di Archimandrita. 

Il nome di padre Oliviero Svanera è stato indicato da papa Francesco tra una terna di nomi presentati dal Ministro Generale, padre Marco Tasca, secondo quanto previsto dalla Costituzione Apostolica Memorias Sanctorum, che regola le modalità di conduzione della Basilica del Santo, in accordo con il Delegato Pontificio e il Ministro Provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, padre Giovanni Voltan. Padre Oliviero Svanera subentra a padre Enzo Paolo Poiana e rimarrà in carica fino al Capitolo del 2021. I frati francescani della Basilica di S. Antonio in Padova esprimono la loro gioia nell’aver appreso dalla Santa Sede la nomina del nuovo Rettore della Basilica: «ringraziamo il Santo Padre, Papa Francesco, per questo dono, nella certezza che, in collaborazione con il Delegato Pontificio, padre Oliviero saprà continuare l’opera di padre Enzo a servizio dei pellegrini che ogni giorno visitano la Basilica del Santo di Padova». 

Attualmente padre Svanera svolge l’ufficio di Vicario provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, carica che manterrà fino al Capitolo di marzo 2017. Dopo la professione definitiva dei voti religiosi avvenuta il 4 ottobre 1984, padre Oliviero è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1986 a Brescia da Mons. Antonio Vitale Bommarco. Ha conseguito il Dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma nel 1989, svolgendo nel corso degli studi romani anche il ruolo di cooperatore parrocchiale nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Roma (1986-1988). Rientrato nella propria Provincia religiosa di Padova, padre Oliviero è stato professore di Teologia Morale sia all’Istituto Teologico S. Antonio Dottore di Padova, sia nella sezione di Padova della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sia infine nella Facoltà Teologica del Triveneto (1988-2016). È stato Vicerettore del Seminario Teologico S. Antonio Dottore in Padova (1988-1996), quindi Rettore del Seminario Teologico OFM Conv. di Camposampiero (Padova) (1996-1997), Preside dell’Istituto Teologico S. Antonio Dottore e Vicedirettore del Corso Istituzionale “S. Antonio Dottore” della Sezione di Padova della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (1997-2005). Ha avuto importanti compiti anche in seno alla Provincia religiosa: Definitore provinciale e Presidente della Commissione provinciale per la Pastorale Giovanile e Vocazionale (1997-2005), Superiore del Convento dei Santuari Antoniani di Camposampiero (2005-2013) ed infine, come ricordato, è attualmente Vicario provinciale (2013-2016). 

Da una quindicina d’anni, padre Svanera, attraverso la sua competenza di teologo morale, si è impegnato in una intensa attività di consulenza e accompagnamento dei fidanzati, delle famiglie, delle persone separate o in crisi matrimoniale, promotore e animatore del Movimento Francescano delle Fraternità Familiari ai Santuari Antoniani di Camposampiero. Fa parte della redazione della rivista teologica “Credereoggi”. Ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra cui le recenti: “Sposarsi? Una scelta di libertà e grazia”, EMP, Padova 2011; “Tu sei amore. Una prospettiva francescana sulla coppia”, EMP, Padova 2013; “Amori feriti. La chiesa in cammino con separati e divorziati”, ecc.

Fa piacere che un nuovo Rettore del Santo di Padova abbia scritto di giovani, di innamorati e di coppie. Egli dunque conosce un tema un po’ diverso da quello della misericordia del nostro papa, ma non per questo meno evangelico, l’amore tra un uomo e una donna, oggi messo in ombra da altri amori. Chissà se tra i Frati Minori Conventuali non si approfondisca proprio a Padova il tema del matrimonio dei religiosi come lo erano i padri della chiesa universale e come lo sono rimasti i fratelli ortodossi, che non sono pochi. 

Al nuovo Rettore tanti auguri per illuminare credenti e non da una cattedra prestigiosa, qual’è stata quella dell’eccellente dottore della Chiesa, Sant’Antonio, il portoghese venuto a morire a Padova nel 1231 dopo aver saputo parlare anche agli umili come Giotto nella nota Cappella degli Scrovegni circa mezzo secolo dopo. La Basilica di Sant’Antonio di Padova richiama pellegrini dai 4 punti cardinali del mondo e il Messaggero di Sant’Antonio è il mensile più diffuso tra i mass media, lo trovi dappertutto e in più lingue.

Padre Svanera, ora è rettore della Basilica pontificia: un giro di centinaia di migliaia di fedeli l’anno. I primi sentimenti? «Emozione, paura, trepidazione, senso di responsabilità…. Ma c’è sant’Antonio e c’è lo Spirito Santo che guida». Padre Svanera, che già conosce molto della situazione complessiva della Basilica, qualche linea di indirizzo l’ha chiara: «per prima cosa ascoltare i frati» e valorizzare le loro risorse, e poi non mancherà «una mia personale attenzione alla famiglia», anche con il sogno di «creare un centro di ascolto» dedicato, come l’Oasi avviata a Camposampiero.