Pinot Grigio, pronta la Doc delle Tre Venezie

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Treviso. È di pochi giorni fa la notizia dal Comitato nazionale Vini del via libera al riconoscimento della nuova Doc interregionale del Pinot grigio “delle Venezie”.

L’assessore Giuseppe Pan ha accolto con soddisfazione il parere positivo espresso al nuovo disciplinare di produzione del Pinot Grigio del Nordest dal Comitato nazionale Vini, l’organo tecnico-scientifico del ministero per le politiche agricole responsabile della procedura preliminare in merito ai disciplinari delle Dop e Igp dei vini.
Una buona notizia giunta dopo la vicenda dei 130 mila litri di vino etichettato “Puglia Pinot Grigio IGP” sequestrati in Veneto lo scorso agosto dall’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole (ICQRF) e dalla Guardia di Finanza di Treviso, su disposizione della Procura della Repubblica di Venezia. Nell’ambito dell’operazione definita “Pinocchio” è emerso un articolato sistema fraudolento per cui veniva immesso in commercio come Pinot Grigio del vino da mere uve bianche di altra qualità ed illecitamente etichettato come IGP «Puglia» Pinot Grigio. Sulla tavola giungeva così vino bianco di incerta origine e provenienza, traendo in inganno il consumatore, attratto dall’etichettatura “IGP”.

«La legislazione comunitaria (OCM) da un lato, seppur con evidenti criticità tuttora non risolte, e quella italiana dall’altro – Osserva l’avvocato Annalia Bassetto, consulente UpLex – forte di un impianto di protezione messo in campo dal Ministero delle Politiche Agricole, consentono di vigilare nel settore vitivinicoli per sgominare i tentativi sempre più frequenti di contraffare il prodotto vino.»

Così nel 2013 si è conclusa la fase di applicazione del Regolamento 479/08,successivamente trasfuso nel Regolamento Unico 491/09, con il quale l’OCM vino (Organizzazione Comune Mercato) è stata inserita nel più ampio regolamento OCM dell’agricoltura. Così il nuovo Regolamento 1308/13, oltre a consolidare i principi fondamentali della precedente OCM che definiva nuove quote di mercato UE ed extra UE attraverso regole semplici ed unitarie per riequilibrare la domanda e l’offerta ed il ruolo ecosostenibile della viticoltura, ha introdotto alcune novità nel sistema delle autorizzazioni all’impianto e nelle misure di sostegno meglio individuate nelle categorie di innovazione e promozione.

«Da punto di vista nazionale – continua l’avvocato Bassetto – il nostro legislatore sta cercando di far confluire la variegata e a tratti contorta legislazione comunitaria e locale, che spesso determina dubbi di giurisdizione più che di merito, in un Testo Unico della Vite e del Vino in avanzato e non più rinviabile stato di elaborazione.»

Sul fronte dei controlli dell’etichettatura, il nuovo Testo Unico ripropone gli articoli dedicati a questa disciplina contenuti nel decreto legislativo n. 61/2010, per i quali sono state avanzate proposte di allineamento alle disposizioni comunitarie.«L’intento – conclude l’avvocato Bassetto – è riaffermare un regime di etichettatura che assicuri un nucleo organico di informazioni a tutti i consumatori europei favorendo una leale concorrenza e frenando spinte individualistiche che minano il mercato globale nella circolazione delle merci e che alimentano eventi illeciti. Anche in fatto di sanzioni il testo unico propone un riordino complessivo sia in fatto di coordinamento delle autorità amministrative competenti ad emettere i provvedimenti sanzionatori, sia quanto alla procedura di controllo che si concretizza nei nuovi istituti della diffida e del ravvedimento operoso elaborati per incentivare una definizione preventiva delle irregolarità e ridurre al minimo l’instaurazione di contenziosi.»

Il riconoscimento della nuova Doc interregionale del Pinot grigio “delle Venezie” rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela dell’eccellenza del Made in Italy nel settore del food&beverage. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disciplinare di produzione, scatteranno i 60 giorni di tempo entro cui i produttori, le associazioni di categoria e le Regioni potranno proporre delle osservazioni. Al termine di questo periodo, in assenza di richieste di modifiche sostanziali, il Ministero per le politiche agricole approverà il disciplinare, e gli oltre 300 milioni di bottiglie di Pinot grigio prodotti tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia indosseranno la fascetta identificativa della DOC.