Museo della fotografia Alinari a Trieste

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Sarà ospitato negli spazi del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto 

 

trieste presentazione alinari museumPresentato in un affollato Salotto Azzurro del Municipio di Trieste, l’AIM, l’Alinari Image Museum, un nuovo museo unico e innovativo che sarà inaugurato il 1 ottobre 2016 negli spazi del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto. 

All’incontro sono intervenuti il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, l’assessore comunale alla cultura Giorgio Rossi, il commissario di Governo in Friuli Venezia Giulia, Prefetto di Trieste Annapaola Porzio, l’assessore alla cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, il presidente di Fratelli Alinari Fondazione per la storia della fotografia, Claudio de Polo, il progettista dell’Alinari Image Museum, Massimiliano Pinucci. 

Dalla fotografia all’immagine: è il viaggio che Alinari, la più antica azienda di fotografia al mondo, farà intraprendere ai visitatori dell’AIM, l’Alinari Image Museum. Nei prestigiosi spazi del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, monumento simbolo della città di Trieste, si insedia un Museo in cui la fotografia viene smaterializzata in immagine grazie alle tecnologie digitali e sarà fruibile ai visitatori in una nuova veste multimediale e interattiva.

L’Aim sarà un originale contenitore di immagini: schermi ad altissima risoluzione, videoproiettori, occhiali immersivi, una dotazione hardware destinata a evolversi e aggiornarsi nel tempo affiancata a stampe tradizionali e a oggetti di un passato recente. Prodotti di ultima generazione che saranno collegati a un server con ben 50.000 immagini dell’Archivio Alinari, ricercabili attraverso 80 classi semiologiche e 8.000 parole chiave in italiano e in inglese. E si potranno prelevare le immagini anche per l’allestimento di mostre tematiche. Inoltre, grazie al data base dell’Alinari a Firenze – che dispone di oltre 5 milioni di fotografie – si potranno anche allestire mostre specifiche a Trieste o modificare a distanza quelle esistenti. L’archivio dell’Alinari sarà anche consultabile dai visitatori dell’Aim attraverso apposite postazioni. 

Una trasformazione epocale che offre nuove emozioni ai visitatori, rendendo le immagini fruibili, interattive, immersive e magari tridimensionali. Un modo per arricchire di contenuti educativi la fotografia d’oggi e per proiettare nei linguaggi contemporanei e liberare dalla patina di polvere la fotografia storica, un tempo frontiera della tecnologia, nel rispetto di un approccio filologico e scientifico, spesso assente in rete, che il marchio Alinari garantisce. 

Un Museo da vivere come un grande laboratorio in cui far parlare le immagini a più livelli di approfondimento, attraverso proiezioni scenografiche, elaborazioni digitali, video e contenuti ipertestuali. Una tecnologia che non nasce per stupire, ma accompagna il visitatore in una nuova dimensione dell’immagine, raccontandola attraverso i linguaggi contemporanei della multimedialità e dell’infografica.

A fianco del comune di Trieste, la Fondazione Alinari ha avviato un percorso di valorizzazione del Castello di San Giusto: «una cultura si costruisce attraverso il ricordo, ma anche attraverso la selezione dei ricordi disse Umberto Eco. Attraverso la fotografia possiamo evitare “l’oblio del ricordo” e grazie alla sua capacità intrinseca, possiamo documentare e lasciare una traccia tangibile e accessibile di un volto, di un’emozione, di un momento, di una storia, di un’epoca – ha sottolineato il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza -. È con grande piacere che oggi presentiamo un nuovo successo che nasce dalla fattiva collaborazione tra pubblico e privato. L’apertura del Museo della Fondazione Alinari nel Castello di San Giusto di Trieste, raggiunge un duplice obiettivo, sia quello di rivitalizzare il nostro patrimonio culturale cittadino, sia di promuovere ulteriormente Trieste in chiave turistica-culturale attraverso mostre interattive di respiro internazionale grazie alla partnership con AIM. Oggi ci prepariamo a scattare una fotografia che guarda al futuro». 

«Ritengo l’apertura del Museo della Fondazione Alinari del prossimo 1 ottobre un primo fondamentale passo per il rilancio strategico del Castello di San Giusto e del patrimonio culturale cittadino – ha rilevato Giorgio Rossi, assessore comunale alla cultura -. Trieste è ormai protagonista dei grandi circuiti turistici che stanno lanciando la città su scenari internazionali. La rivalutazione degli inestimabili valori culturali presenti in città, che da adesso si arricchiscono di una realtà di livello indiscutibile come AIM, è imprescindibile obiettivo di questo nostro mandato. Questo traguardo passa anche attraverso la consapevolezza e la riappropriazione dei cittadini (soprattutto dei giovani) dei valori – a volte unici al mondo – del patrimonio storico – artistico e museale di Trieste, che è intenzione del mio assessorato favorire al massimo». 

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti: «S’inaugura un’iniziativa che è partita dal dindaco Dipiazza dodici anni fa e ringrazio chi ha raccolto questa sfida in cui la Regione ha sempre creduto. Con questo museo e la rivalutazione del patrimonio culturale attraverso la fotografia si gioca un’importante opportunità di rilancio europeo e internazionale».