Immigrazione i comuni veneti chiedono alla regione tempi certi

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Berlato: «l’“ospite” è tale solo per un periodo determinato di tempo, scaduto il quale se ne torna a casa sua»

 

immigrati immigrazione clandestini«L’“ospite” per definizione rimane nel luogo dove viene ospitato per un tempo determinato, scaduto il quale se ne torna a casa sua; questo concetto pare non rientri nei programmi di accoglienza del Governo Renzi»: lo afferma il consigliere regionale del Veneto Sergio Berlato parlando della questione accoglienza immigrati clandestini nei vari comuni della Regione che stanno portando non pochi problemi alle amministrazioni comunali e ai residenti.

Per Berlato «il PD sia a livello nazionale che a livello locale si preoccupa di arginare la rabbia dei sindaci, lasciati completamente soli nel gestire l’arrivo di profughi nel loro territorio, con dichiarazioni che hanno tipicamente il sapore della giustificazione se non addirittura nascondendo la verità. L’ultima in ordine di tempo è quella dei consiglieri regionali Fracasso e Guarda che, parlando della situazione vicentina, elogiano l’operato del prefetto Soldà che ha saputo gestire l’attuale emergenza distribuendo gli immigrati clandestini in 50 comuni con la piena collaborazione dei sindaci». «Capisco  – continua Berlato – che l’ordine di partito è quella di elogiare in tutti gli angoli d’Italia la bravura di Renzi e Alfano, sminuendo le criticità e non parlando delle reali preoccupazioni della gente, ma vorrei ricordare ai miei colleghi vicentini che la distribuzione dei profughi sui vari comuni è vista come una imposizione dall’alto e spesso i sindaci (compresi molti del vicentino) vengono avvisati della presenza di questi ospiti a cose già avvenute». 

Per Berlato «basta che un privato affitti un proprio stabile a una delle tante cooperative autorizzate dalle Prefetture e gli amministratori locali vengono completamente scavalcati lasciando loro però il compito di gestire le eventuali tensioni sociali, la sicurezza e garantire i controlli per l’idoneità degli alloggi. Questo accade a Vicenza come nelle altre provincie del Veneto – fa notare il consigliere regionale -. Il timore vero dei sindaci, già fortemente impegnati ad affrontare una situazione socio-economica non facile nei loro territori, è l’incertezza nei tempi di permanenza di questi immigrati non regolari e la mancanza assoluta di prospettive a medio-lungo termine».