Venezia, flashmob del cesso contro il caro gabinetti pubblici

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Provocazione goliardica degli studenti universitari in diversi luoghi della città

 

venezia protesta goliardica caro cessiProvocazione goliardica riuscita da parte di un gruppo di studenti universitari di Padova che, attrezzati con tazza del gabinetto, pantaloni abbassati (ma con le mutande ben alzate) e cappello universitario (il goliarda) in testa, hanno dato vita ad un flashmob sul “caro gabinetti pubblici” a Venezia.

Il gesto, durato pochi minuti e messo in scena da un minimo numero di ragazzi peraltro non nuovi alle “goliardate”, si è svolto nei pressi di San Marco e di Rialto. I ragazzi, maschi e femmine, seduti sulla regolamentare “tazza” in ceramica con tanto rotolo di carta igienica al seguito e giornale in mano per conciliare la “seduta”, erano affiancati da cartelli che indicavano, secondo loro, i ridotti orari dei wc pubblici e il loro prezzo decisamente caro: 1,5 euro a ingresso. Cosa che potrebbe indurre qualcuno ad espletare i bisogni corporali all’aperto in luoghi non deputati alla bisogna, come è successo nei giorni scorsi.

Sul numero dei bagni pubblici a Venezia è sorta una polemica riguardante il loro presunto numero ridotto. Di fatto però i bagni pubblici ci sono, ma pur essendo in località centrali non sempre sono individuati e utilizzati e, nonostante siano 82 per le donne e 64 per gli uomini, sarebbero comunque insufficienti per soddisfare la pesante mole di turisti che visita la città.

Forse, la prossima provocazione sarà la distribuzione di pannoloni al piazzale Roma a tutti i turisti che entrano in città…