Caro politica: dopo l’abrogazione del finaziamento pubblico statale, la SVP vuole soldi dalla Provincia

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Oltre 4 milioni di euro pesano sul partito leader dell’Alto Adige. Urzì: «faccio appello a tutte le forze politiche per scongiurare l’ipotesi che la Provincia possa finanziare i partiti»

 

Svp partito logoLa politica costa e da quando i partiti politici si sono visti tagliare il finanziamento pubblico e contingentare il livello delle contribuzioni private il piatto piange. Ne sanno qualcosa i tanti tesorieri di partito che si arrabattano per tentare di fare quadrare i conti tra contributi da parte degli eletti o dei milianti.

Anche in Alto Adige i tagli si sono fatti sentire, visto che il partito leader della Provincia, la SVP, ha un debito di oltre 4 milioni di euro. UN bel gruzzolo per il partito tedesco che esprime poco meno della maggioranza del Consiglio provinciale e una nutrita pattuglia di deputati e senatori. La quadratura del cerchio l’ha lanciata il senatore Karl Zeller, poi ufficializzata in seno alla riunione dei capigruppo del Consiglio provinciale: attivare un finanziamento pubblico ai partiti a livello provinciale, forse tramite il canale dei gruppi consiliari.

Un bel “uno-due” a pochi giorni dal tentativo orchestrato dalla SVP di stoppare il taglio delle indennità della giunta provinciale portato avanti dal presidente del Consiglio provinciale Roberto Bizzo (PD) che vede come il fumo negli occhi il taglio da oltre 19.000 euro mensili lordi del presidente ai 13.800 previsti dalla nuova norma. Azione più che capibile, visto che se si tagliassero le indennità, a ruota calerebbero sensibilmente le entrate per le casse del partito che annaspa nei debiti.

Contro la SVP si dicono il PD (partner di maggioranza della SVP), l’M5S, La BurgerUnion, Verdi e Alto Adige nel cuore. «Sono favorevole al taglio delle indennità . dice il presidente del Consiglio Roberto Bizzo -. Prima approviamo il taglio delle indennità e poi discutiamo sul finanziamento alla politica, che è finanziamento alla democrazia». Andreas Poder non fa sconti: «non farò favori alla SVP, in quanto non si difende l’Autonomia con le indennità della Giunta». Da Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore, «un appello a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio provinciale, di maggioranza e di opposizione, affinché sia immediatamente scongiurata ogni ipotesi di introduzione di un sistema di finanziamento pubblico provinciale ai partiti. I problemi finanziari e i buchi di bilancio di alcune forze politiche non possono in alcun modo giustificare simili provvedimenti. Alto Adige nel cuore ha rinunciato al finanziamento pubblico statale, pur avendone a suo tempo diritto, finanzia tutte le proprie attività sempre e solo grazie ai contributi dei propri militanti, conosce il sacrificio dell’impegno civico e chiede che tutti seguano la medesima strada e non preferiscano imboccare scorciatoie pericolose come quelle che porterebbero ad un finanziamento a carico del contribuente, autogestito in sede locale e fuori da ogni parametro generale e di buonsenso».