Bonaccini: «ricchezze ambientali e paesaggistiche, ma anche importanti tradizioni enogastronomiche. Il nostro impegno per un sviluppo pienamente sostenibile di questi territori»
La regione Emilia Romagna investe 230.000 euro per promuovere le nuove Riserve della Biosfera Unesco dell’Emilia-Romagna: “Appennino Tosco-Emiliano” e “Delta del Po”. Li ha annunciati il presidente Stefano Bonaccini che a Langhirano (Pr) ha aperto i lavori del convegno “Biosphere reserves branding through high quality products and gastronomy”, organizzato dall’Unesco in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e la Regione. In particolare, 100.000 euro andranno alla Riserva della Biosfera Unesco “Appennino Tosco-Emiliano” e 130.000 a quella “Delta del Po”.
«Siamo di fronte a realtà che possono essere volano di uno sviluppo di qualità e pienamente sostenibile – ha sottolineato Stefano Bonaccini- a un anno dal riconoscimento Unesco, confermiamo con questo finanziamento di 230.000 euro l’impegno concreto della Regione per territori dotati non solo di una straordinaria ricchezza ambientale e paesaggistica, ma anche di importanti tradizioni enogastronomiche. Qui nascono prodotti Dop e Igp, famosi nel mondo, realizzati nel rispetto di rigorosi disciplinari. Siamo di fronte a un potenziale importante che va sostenuto con politiche adeguate di promozione e valorizzazione. Innanzi tutto sul piano turistico. Il riconoscimento Unesco si sposa perfettamente con questi obiettivi: coniugare crescita economica, difesa dell’ambiente e tradizioni rurali. Obiettivi che sono anche al centro delle politiche regionali».
Il convegno di Langhirano al Castello di Torrechiara è l’occasione per fare il punto su obiettivi e strategie per la valorizzazione di questi territori, a partire dai prodotti Dop e Igp di cui l’Emilia-Romagna detiene il record europeo. Tra questi, due tra i più importanti anche sul piano del valore economico, hanno proprio in questa area il loro territorio d’elezione: il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma.
Il prossimo appuntamento delle Riserve Unesco sarà ancora in Emilia-Romagna nel “Mab Delta del Po”, dove a settembre 2017 si riuniranno i giovani di questi territori di tutto il mondo. ll Programma Mab (“Man and the Biosphere”) è stato avviato dall’Unesco negli anni ’70 per contrastare la perdita di biodiversità e promuovere uno sviluppo sostenibile, mettendo al centro l’educazione e la formazione, coinvolgendo le comunità locali e sperimentando politiche di sviluppo innovative.
In tutto il mondo, il riconoscimento “Mab” interessa 675 realtà in 125 Paesi. Di queste, 14 sono quelle italiane.
