L’indice rimane superiore alla media nazionale ed europea
A luglio la fiducia dei consumatori altoatesini registra un lieve calo rispetto ad aprile. Lo evidenzia l’indagine dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. L’indice del clima di fiducia resta comunque positivo e superiore alla media nazionale ed europea.
Nel primo semestre 2016 il clima di fiducia dei consumatori europei è leggermente peggiorato. L’indice riferito all’Unione Europea è sceso da -4,0 punti a gennaio a -7,0 punti in luglio. In Italia il peggioramento è stato più consistente, con l’indice che nel medesimo periodo è sceso da -1,4 a -9,6 punti. Il calo della fiducia dei consumatori è in linea con le previsioni relative alla crescita economica.
Nel 2016 il prodotto interno lordo dell’Unione Europea dovrebbe aumentare dell’1,8%, ossia in misura leggermente inferiore rispetto allo scorso anno. Soprattutto in Italia la ripresa resta modesta, con una crescita attesa inferiore all’1%. La congiunturale nazionale e internazionale risente di problemi vecchi e nuovi, quali il rallentamento del commercio internazionale, la crisi dei profughi e le relative ripercussioni sulla libertà di movimento all’interno dell’Unione Europea e, particolarmente in Italia, l’elevato debito pubblico. Nelle ultime settimane l’incertezza è ulteriormente aumentata, in seguito a eventi come l’uscita del Regno Unito dall’UE, il tentato colpo di Stato in Turchia, la crisi delle banche italiane e il crescente rischio terrorismo.
Questi fattori hanno ovviamente avuto ripercussioni negative anche sul clima di fiducia dei consumatori altoatesini. In Alto Adige all’inizio dell’anno l’indice aveva raggiunto il livello record di +14,4 punti, ma è poi sceso a +8,8 punti in aprile e attualmente si attesta a +7,4 punti. Le attese dei consumatori sono peggiorate soprattutto per quanto riguarda le proprie capacità di risparmio e il futuro andamento dell’economia altoatesina. Il valore dell’indice resta comunque ampiamente positivo. Ciò significa che tra i cittadini altoatesini vi è ancora una prevalenza degli ottimisti sui pessimisti per quanto concerne l’evoluzione dell’economia nei prossimi dodici mesi.