Bonaccini: «sistemi di ultima generazione anche nelle tratte usate dai pendolari»
Linee ferroviarie sicure in tutta l’Emilia-Romagna. Il sistema di controllo della marcia treno (Scmt), già installato su 70 chilometri di linea, verrà infatti gradualmente esteso a tutta la rete ferroviaria regionale, gestita da Fer. Questo sarà possibile attraverso le risorse – 300 milioni di euro è il pacchetto complessivo nazionale, da ripartire alle Regioni – che il Governo stanzierà con la prossima seduta del Cipe, con un obiettivo preciso: adeguare i sistemi di sicurezza su circa 1.850 chilometri di rete ferroviaria regionale del Paese (il totale è di 3.400).
Questo, in sintesi, quanto prevedono i contenuti dell’intesa Stato-Regioni, illustrata a Roma dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che individua le reti ferroviarie regionali (interconnesse a quelle nazionali) che rientrano nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 112/2015; decreto che attua la direttiva europea Recast, relativa alla spazio ferroviario europeo unico.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, rientrano nell’intesa tutte le linee di competenza regionale, e quindi la Bologna-Portomaggiore-Dogato, la Ferrara-Codigoro, la Reggio Emilia-Guastalla, la Reggio Emilia-Ciano d’Enza, la Reggio Emilia-Sassuolo, la Reggio Emilia-San Lazzaro, la Modena Sassuolo, la Casalecchio-Vignola, la Suzzara-Ferrara e la Parma-Suzzara.
«Con il Governo abbiamo raggiunto un’intesa importante – sottolinea Bonaccini – frutto di un lavoro che in Conferenza delle Regioni avevamo avviato da tempo e su cui si è poi innestato l’incidente ferroviario in Puglia. L’obiettivo è garantire la massima sicurezza. L’Emilia-Romagna che è uno dei punti nodali del Paese a livello trasportistico, è attraversata dall’Alta velocità, da linee ferroviarie nazionali, ma anche da 364 chilometri di linea di competenza regionale. Parliamo di linee su cui si muovono quotidianamente circa 20.000 persone, pendolari per i quali puntiamo a un servizio sempre migliore, e su alcune tratte anche merci. Sono sicure, grazie a un sistema automatico di distanziamento dei treni, il cosiddetto “blocco conta assi”; ma noi vogliamo ugualmente fare un passo in più, e garantire anche alle ferrovie regionali i sistemi di ultima generazione, disponibili sulla rete nazionale».
La Regione ha già investito 6,5 milioni per installare l’Scmt nelle tratte di propria competenza limitrofe alle stazioni gestite da Rfi. «La nuova Giunta – ricorda l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Raffaele Donini – , appena insediata ha assegnato lo scorso anno 8,5 milioni per installare il sistema sulla Casalecchio-Vignola, dove i lavori sono già partiti, e sulla Reggio-Ciano, che vedrà i cantieri da settembre. Per estendere il sistema Scmt su tutta la rete regionale servono altri 25 milioni: la sicurezza, per noi, è una priorità indiscutibile».