Per Alto Adige e Trentino atteso -3%, per Veneto e Emila Romagna +8%
La produzione di mele italiane nel 2016 rimane sostanzialmente identica a quella della scorsa stagione. Si stima un raccolto di 2.281.814 tonnellate. Lo riporta in una nota Assomela, consorzio delle organizzazioni di produttori di mele italiani, che rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale.
Gli andamenti della produzione per la stagione in arrivo sono diversi per le regioni italiane: per Alto Adige e Trentino ci si aspetta un calo del 3%. Per il gruppo delle altre regioni (Veneto ed Emilia Romagna), invece, si prevede un aumento della produzione dell’8% rispetto alla scorsa stagione. La raccolta piena inizierà regolarmente entro la metà di agosto con le varietà e nelle aree più precoci, in leggero ritardo rispetto allo scorso anno, ma in linea con le ultime stagioni.
Tenuto conto dell’andamento climatico degli ultimi mesi, Assomela prevede che la quantità di mele da destinare alla trasformazione sarà leggermente inferiore rispetto alla scorsa stagione. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, il prolungamento della chiusura del mercato russo e l’instabile situazione economica e politica nei principali paesi Nord Africani rimangono elementi importanti per la commercializzazione delle mele, che potrebbero influire sfavorevolmente sul corso della stagione 2016-2017. Anche in questa stagione l’esportazione oltre i confini potrebbe essere sostenuta da un tasso di cambio favorevole per gli operatori europei ed italiani. Infine, stante la pressione interna nel bacino Europeo e il tasso di cambio sfavorevole per operatori di paesi “terzi”, non si prevede un aumento della importazione da paesi dell’Emisfero Sud.
