Friuli Venezia Giulia, autonomia speciale con freno tirato rispetto al Trentino Alto Adige

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FVG elena bianchi portavoce M5S
Bianchi: «si sono ottenuti risultati inferiori a quanto sarebbe stato logico attendersi con le risorse disponibili»

 

FVG elena bianchi portavoce M5S«È necessario fare chiarezza in merito ai rapporti finanziari fra Stato e Regione, altrimenti il rischio di non poter garantire la nostra autonomia è sempre più alto. Su questo siamo d’accordo, anche perché noi del MoVimento 5 Stelle siamo convinti che l’autonomia, che deriva al Friuli Venezia Giulia dall’essere una Regione a statuto speciale, sia la forma di governo più vicina ai cittadini. È bene, però, fare un po’ di chiarezza sul suo stato di salute». Queste le parole con cui ha aperto il suo intervento in Aula la portavoce del M5S Elena Bianchi, durante il dibattito sulla legge di assestamento 2016 che ha aperto anche una discussione su come è stata gestita l’autonomia speciale.

Bianchi ha detto che «secondo uno studio condotto recentemente dal costituzionalista Gianfranco Cerea proprio sulle Regioni a statuto speciale, siamo venuti a sapere che il Friuli Venezia Giulia finora ha approvato 42 norme di attuazione dello statuto, così come la Sicilia e la Valle d’Aosta, mentre la Sardegna ne ha approvate molte di meno. La nostra Regione – ha puntualizzato Bianchi – risulta, però, molto indietro rispetto al Trentino Alto Adige, che è riuscito ad approvare ben 165 norme di attuazione. Senza dimenticare che, fra le Regioni a statuto speciale, la nostra è l’ultima ad aver conquistato questo status particolare (nel 1963, le altre fra il 1946 e il 1948), bisogna nel contempo sottolineare che anche nella definizione delle compartecipazioni la nostra è arrivata per ultima e, almeno in origine, ha avuto meno risorse da gestire. Facendo però una comparazione con il Trentino Alto Adige, non possiamo non rilevare che questa regione presenta compartecipazioni – teoriche – per nove decimi dei tributi. Con questi nove decimi, il Trentino Alto Adige ha attuato il 90% delle competenze che precedentemente erano in capo allo Stato».

Per Bianchi «il Friuli Venezia Giulia presenta invece compartecipazioni per sei decimi dei tributi, e con questi finora ha attuato appena il 30% delle competenze. È evidente che c’è qualcosa che non va. Con le risorse che abbiamo a disposizione, stiamo ottenendo dei risultati ben al di sotto delle nostre possibilità. È venuto il momento di guardare con attenzione come stiamo utilizzando le nostre risorse, in che modo possiamo recuperare nuove competenze, quale sia la direzione che vogliamo intraprendere. Altrimenti – ha concluso Bianchi -, con questi numeri, con queste performance, siamo veramente molto vicini a tutte le altre Regioni che non possono vantare uno statuto speciale come il nostro».