Partecipazione al secondo bando del programma europeo 2014-2020
La strategia di specializzazione intelligente, la partecipazione dei giovani ai processi decisionali, l’erogazione di servizi innovativi per i migranti, la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, la gestione dei fiumi e la protezione da caduta massi. Sono questi i temi, che toccano direttamente le direttrici dello sviluppo locale, dei 12 progetti presentati dalla provincia di Trento nell’ambito del secondo bando del programma europeo “Spazio Alpino 2014-2020”. Progetti che la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, ha formalmente autorizzato dando il via libera alla sottoscrizione del contratto di partenariato.
“Spazio Alpino” è un programma di cooperazione territoriale che, assieme ad altri 15 programmi, permette alle regioni europee di collaborare al fine di ridurre le disparità di sviluppo, di garantire uno sviluppo armonico dei propri territori, di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. Spazio Alpino, con un’area di quasi 450.00 Kmq racchiude 7 stati e una popolazione di circa 70 milioni di abitanti, rappresenta una delle regioni più diversificate d’Europa, caratterizzata dalla coesistenza di aree montane e metropolitane diventando così punto centrale per lo sviluppo europeo.
Il programma supporta gli attori nazionali, regionali e locali, sia essi pubblici che privati, al fine di collaborare a livello transnazionale per sviluppare, testare e implementare nuove idee con una visione comune che porti alla crescita e allo sviluppo della qualità di vita nonché alla sostenibilità nella regione alpina. Gli ambiti di intervento di “Spazio Alpino” sono trasversali e spaziano dall’innovazione, allo sviluppo economico e all’inclusione sociale, all’ambiente, gestione delle risorse e all’efficienza, all’accessibilità, ai servizi di interesse generale e di integrazione territoriale.
Il programma esce annualmente con un bando articolato in due fasi: nella prima si presentano le idee progettuali che, se selezionate, sono invitate a presentare il progetto vero e proprio. I progetti che superano la seconda fase ottengono un finanziamento pari al 100% delle spese: l’85% viene dall’Unione europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante 15% dallo Stato per il tramite del Fondo di rotazione. La dimensione media di ogni progetto è di circa 2 milioni di euro suddivisi tra un numero di partner che normalmente varia da 7 a 10 soggetti. La Provincia di Trento, sia con le sue strutture interne che anche esterne, partecipa attivamente al programma con una buona percentuale di successo.
Il secondo bando è uscito nel 2016 e ha allocato 32 milioni di fondi FESR e circa 4,5 milioni di fondi nazionali: sono state presentate a livello transnazionale 113 idee progettuali all’interno delle quali la Provincia è presente in 15 (altre 3 proposte vedono coinvolti il comune di Trento, Informatica Trentina e TSM). Di queste proposte, ne sono state selezionate 32 per la presentazione del progetto definitivo. In queste 32, la Provincia è coinvolta in 8 con le sue strutture interne e in altre 3 con enti e società di sistema. L’approvazione finale dei progetti definitivi avverrà ad ottobre.