Attenzione alle condizioni psicofisiche dei guidatori e alla sicurezza dell’auto, ad iniziare dai pneumatici
Nell’estate 2016 saranno più di 22 milioni gli italiani che si sposteranno in automobile per le loro ferie. Un altro milione e mezzo di persone circa, invece, si sposteranno in pullman, mentre a spostarsi in camper saranno circa in 720.000. In totale, quindi saranno circa 24 milioni e mezzo gli italiani che durante le loro vacanze estive utilizzeranno un mezzo a motore su strada. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental sui dati di un sondaggio di Confesercenti-Swg sulle vacanze estive 2016 degli italiani.
Ad influenzare le scelte degli italiani in vacanza, sempre secondo il sondaggio Confesercenti–Swg, saranno soprattutto due fattori: le disponibilità economiche e la sicurezza. Come fare, quindi, per coniugare risparmio economico e sicurezza quando si va in vacanza? Una soluzione, suggerisce il Centro Studi Continental, è quella di far controllare la pressione di gonfiaggio e lo spessore del battistrada dei pneumatici montati sui mezzi a motore che si utilizzano. Questo perché la pressione dei pneumatici influenza direttamente i consumi di carburante e le performance di guida, assicurando allo stesso tempo una maggiore durata dei pneumatici stessi.
Secondo i calcoli di Continental, viaggiando con pneumatici gonfiati ad una pressione inferiore di 0,2 bar rispetto a quella raccomandata dalla casa automobilistica si ha un maggior consumo di carburante dell’1% ed una minore durata dei pneumatici stessi del 10%. Viaggiando con una pressione inferiore di 0,4 bar, il consumo di carburante aumenta del 2% e la durata dei pneumatici diminuisce del 30%. Nel caso limite in cui si viaggi con pneumatici gonfi ad una pressione inferiore di 0,6 bar rispetto a quella ottimale, il consumo di carburante aumenta del 4% mentre la durata dei pneumatici diminuisce del 45%. Come si vede, il risparmio che si può ottenere grazie al semplice controllo della pressione dei pneumatici è di grande valore, soprattutto se si pensa che oltre il 50% delle auto in circolazione viaggia con una errata pressione di gonfiaggio dei pneumatici. Non solo: quando si guida un veicolo con penumatici poco gonfi, peggiora anche la manovrabilità del mezzo.
Fare controllare da personale qualificato lo stato degli pneumatici della propria auto, però, non apporta solo vantaggi dal punto di vista economico. Infatti, come si diceva, anche la sicurezza della circolazione ne trae grande giovamento. Dallo studio di Continental emerge che quando lo spessore del battistrada di un pneumatico scende sotto i 3 mm la distanza di frenata (cioè la lunghezza dello spazio necessario a fermare completamente una vettura che si muove ad una velocità di 80 km/h), aumenta di 9,5 metri rispetto a quella necessaria con un battistrada nuovo. Se, poi, il battistrada ha uno spessore di 1,6 mm (il minimo consentito dalla legge) la distanza di frenata aumenta di 18,6 metri.
E’ bene ricordare che la corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici non è uguale per tutti i veicoli, ma è definita, per ogni modello, dalla casa automobilistica ed è indicata nel libretto di uso e manutenzione di ogni veicolo.
La sicurezza non è solo veicolo, ma anche il suo guidatore: indispensabile mettersi al volante solo in perfette condizioni, riposati e dopo avere assunto un pasto leggero senza impiego di alcolici, accompagnato dalla presenza in auto di una buona riserva di acqua. In caso di stanchezza non avere timore di fermarsi in un’area di sosta per sgranchirsi le articolazioni e, magari, fare un breve sonnellino. Durante il viaggio, è bene impiegare l’aria condizionata del veicolo in modo non esagerato, in quanto una eccessiva differenza tra la temperatura intera e quella esterna può causare malanni sia alle articolazioni che all’apparato respiratorio, specie se si esce dal veicolo in modo repentino senza un’adeguata acclimatazione (aprendo i cristalli e spegnendo il climatizzatore qualche minuto prima di uscire dall’auto).