Monitor dei distretti del Triveneto

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Secondo lo studio di banca Intesa Sanpaolo fotografa una situazione che volge al bello, con una tendenza migliore della media italiana

 

grafico crescita con frecciaDopo un 2015 che ha segnato una forte ripresa delle esportazioni per i distretti industriali del Triveneto, il 2016 si è aperto con un lieve rallentamento del ritmo di crescita delle esportazioni, registrando un aumento tendenziale dell’1,9%. Il dato va comunque letto positivamente, soprattutto se si considera il lieve calo sperimentato dalla media distrettuale italiana (-0,9%) e le difficoltà incontrate dalla concorrenza tedesca, che nei settori di specializzazione dei distretti ha accusato un calo delle vendite estere pari al -2,5%.

In particolare, si sono messi in evidenza i distretti del Trentino- Alto Adige che nel primo trimestre 2016, con 22 milioni di incremento e una variazione tendenziale di +5,9%, hanno registrato la migliore performance distrettuale italiana. Bene anche le esportazioni del Veneto (che rappresentano l’88% dell’export totale Triveneto), con un incremento di 111 milioni di euro (+1,9% la variazione tendenziale). Arretrano invece lievemente le esportazioni del Friuli-Venezia Giulia.

I distretti del Veneto: motore dell’economia nazionale

Ben 15 distretti veneti aprono in progresso su un totale di 25 monitorati. Emergono dunque nuove conferme sulla preminenza italiana dei distretti veneti che, dopo essere stati trainanti nel 2015, a inizio 2016 sono rimasti in territorio positivo, mostrando una tenuta maggiore rispetto al resto d’Italia. A questo proposito va segnalato che nel primo trimestre 2016 tra i primi 20 distretti italiani con maggiore crescita dell’export 7 sono veneti. In evidenza diverse filiere produttive: il Sistema moda, con l’occhialeria di Belluno e la calzatura sportiva di Montebelluna, l’agroalimentare con il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le carni di Verona, la meccanica, con la meccanica strumentale di Vicenza e la termomeccanica di Padova, il sistema casa con il mobile di Treviso. Tra i distretti che hanno chiuso il trimestre con calo tendenziale c’è l’oreficeria di Vicenza è tra i distretti che ha subito l’arretramento maggiore (-11%), penalizzata dall’ulteriore perdita di terreno sul mercato svizzero.

Nel primo trimestre del 2016, gli Stati Uniti sono stati il motore della crescita dei distretti veneti (+8,3% pari a +46 milioni di euro), seguiti dalla Francia con crescita tendenziale del +6,4% (pari a +38 milioni di euro). Hanno, invece, accusato un lieve calo le esportazioni dirette verso la Germania (-1,3%). Tra i mercati emergenti, India e Messico hanno registrato una crescita tendenziale a due cifre. Oltre alle perduranti difficoltà nei mercati russo e brasiliano, già osservate nel 2015, si sono aggiunti cali di domanda anche in Repubblica di Corea, Hong Kong e Azerbaigian. Il quadro che ne esce mostra dunque la capacità di alcuni distretti veneti di consolidare le vendite sui mercati europei per bilanciare il rallentamento della domanda dei mercati emergenti, talvolta anche ampliando le vendite in alcuni nuovi mercati.

Friuli-Venezia Giulia: il calo si concentra in un distretto

Nel primo trimestre del 2016 le aree distrettuali del Friuli-Venezia Giulia hanno chiuso con un calo tendenziale del 2,8% (pari a -11 milioni di euro) delle esportazioni, imputabile quasi interamente al distretto del Mobile di Pordenone che ha segnato una variazione tendenziale negativa dell’11,5% (pari a -19 milioni di euro), dovuta alle perdite subite in alcuni mercati emergenti (Emirati Arabi Uniti, Ciad, Costa d’Avorio) e in Germania.

Gli altri 5 distretti della regione hanno mostrato andamenti positivi o una sostanziale stabilità: tra questi il migliore è stato il distretto dei Coltelli e forbici di Maniago con valori trimestrali di export sopra i 28 milioni di euro, in linea con i massimi storici toccati nel quarto trimestre 2015. Il distretto dei Vini del Friuli ha avuto buone performance grazie alla domanda dagli Stati Uniti e dal mercato tedesco. La Germania si afferma come protagonista della crescita anche delle esportazioni degli Elettrodomestici di Pordenone.

Trentino-Alto Adige miglior regione in Italia

Nel primo trimestre 2016 i distretti del Trentino-Alto Adige hanno registrato la performance migliore in ambito italiano, mostrando un incremento rilevante e pari al +5,9% e superando quota 400 milioni di euro delle esportazioni, punto di massimo mai toccato nei primi tre mesi dell’anno. Due in particolare i distretti che si sono distinti per l’incremento tendenziale dell’export: il Legno e arredamento dell’Alto Adige (+28%, pari a +14 milioni di euro) e i Vini di bianchi di Bolzano (+23,3%, pari a +8,2 milioni di euro). In entrambi i casi è stato trainante il mercato tedesco.

Il Triveneto a confronto con il resto d’Italia

Nel primo trimestre del 2016 le esportazioni dei distretti industriali del Triveneto, dopo l’ottima performance del 2015, hanno mostrato un lieve rallentamento della crescita tendenziale (+1,9%). Hanno comunque mostrato un andamento migliore rispetto alla media italiana che, dopo 24 mesi di crescita, ha registrato una debolissima contrazione (-0,9%). Il divario è ancora più accentuato rispetto alla concorrenza tedesca che, negli stessi settori di maggiore specializzazione distrettuale, ha accusato una riduzione dell’export pari al -2,5%.

Complessivamente i distretti veneti, con 111 milioni di euro di incremento delle esportazioni pari a un aumento tendenziale di +1,9%, hanno saputo affrontare e superare il forte rallentamento della domanda proveniente dai mercati emergenti per i prodotti del sistema Moda e del sistema Casa.

Più in generale nel Triveneto si è osservata una spaccatura nelle performance dei distretti che, a parità di specializzazione produttiva e nonostante le comuni difficoltà incontrate nei mercati internazionali, in alcune regioni hanno continuato a crescere, mentre in altre hanno subito arresti ed arretramenti. Nel Trentino-Alto Adige, ad esempio, il distretto del legno e dell’arredamento dell’Alto Adige ha registrato ancora export in aumento, trainando verso l’alto la variazione della regione (+5,9%), mentre in Friuli-Venezia Giulia il mobile di Pordenone ha subito una contrazione delle esportazioni che ha portato in territorio negativo il risultato regionale (-2,8%).