La gestione del percolato e la risposta data dal ministro Galletti innesca la reazione di Forza Italia
Inquinamento da percolato proveniente dalla discarica “Tre Monti” di Imola, la più grande d’Italia? Il ministro all’ambiente Gian Luca Galletti risponde all’interrogazione della senatrice azzurra Anna Maria Bernini: «le perdite di percolato da alcune vasche presenti nell’area della discarica “Tre Monti” di Imola, già segnalate nell’ottobre scorso, non sono state tali da comportare la contaminazione delle acque superficiali del Rio Rondinella: questo perché, come chiarito dall’Arpa Emilia Romagna, sono contenute in strati argillosi con velocità di deflusso pressoché nulle. Sono comunque già state per tempo attivate dalle autorità locali le misure necessarie per la rimozione delle sorgenti dell’inquinamento e per la bonifica definitiva dell’area».
Per il ministero all’Ambiente «si continuerà a seguire con attenzione la situazione della discarica “Tre Monti”, su cui è in atto un serrato confronto istituzionale, volto alla trasparenza verso i cittadini e alla piena accessibilità degli atti. Lo stesso progetto di ampliamento della discarica, sottoposto a procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale e di competenza della Regione, ha di recente terminato la fase di raccolta delle osservazioni pubbliche, passaggio decisivo per giungere alla valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle comunità».
La risposta non soddisfa gli esponenti di Forza Italia: «dopo la conferma del ministro Galletti sulle criticità nella gestione del percolato all’interno della discarica di Imola nessuno può chiudere più gli occhi o fare finta di non sapere quale sia la reale situazione ambientale e idrogeologica. In attesa di conoscere i dati sul reale fatturato dell’impianto che non sono stati ancora resi noti, riteniamo necessaria e doverosa l’opera di controllo anche da parte del governo nazionale visto che, con il nuovo ampliamento, la discarica di Imola è destinata a diventare la più grande d’Italia» dichiarano la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama, e il capogruppo di FI alla Regione Emilia Romagna, Galeazzo Bignami. «A dispetto della nuova legge regionale sui rifiuti – aggiungono Bernini e Bignami – con la quale si afferma di voler ridurre discariche e inceneritori, si continuano a presentare progetti di ampliamento per raddoppiare i siti esistenti che, come quello di Imola, sono in attività da oltre 40 anni. Una buona legge regionale avrebbe dovuto prevedere coerentemente i tempi di chiusura e di conseguente bonifica di tali siti. Invece siamo qui ancora a ragionare se sopraelevare e allargare in mezzo ai calanchi una discarica realizzata negli anni ’70. Per non parlare dell’incoerenza di tale progetto che, all’inizio, prevedeva un arrivo costante di rifiuti con saturazione del sito già prima del 2022, nonostante la soglia di differenziata imposta dalla stessa legge regionale. A dimostrazione che qui siamo in presenza di una mega opera industriale per fare business con rifiuti accolti da tutta Italia».
Per Bignami e Bernini «mentre le norme nazionali ed europee vanno tutte nella direzione di dismettere tali impianti a vantaggio di un potenziamento di soluzioni alternative, questo progetto sembra sempre più andare in controtendenza. Anche alla luce delle dichiarazioni del Ministro Galletti, riteniamo che la responsabilità della Regione nel decidere su questo ampliamento sia ancora più evidente e ancora più delicato sia il suo ruolo nel momento in cui dovesse dare rassicurazioni sulla messa in sicurezza del sito di via Pediano».