Iniziativa di Musica Venezia, del Conservatorio, dell’Archivio Montanaro, di Tocnadanza e Alliance française Venise
Di Giovani Greto
Su iniziativa dell’associazione culturale Musica Venezia, diretta da Roberta Reeder, con la collaborazione del Conservatorio, dell’Archivio Carlo Montanaro, di Tocnadanza Compagnia Venezia e dell’Alliance française Venise, sabato 2 luglio si celebrerà negli spazi del Conservatorio veneziano Benedetto Marcello la figura del compositore Erik Satie nel CL anniversario della nascita. Un vero e proprio evento speciale che si articola in tre spettacoli diversi a partire dalle 11, con replica alle 17. Un percorso dedicato al mondo artistico del compositore francese, in cui la sua musica, rivoluzionaria al tempo per assoluta semplicità espressiva e chiara tessitura, s’intreccia e onversa con cinema, musica, e danza.
Si parte con il film “Entr’acte”, un’opera di avanguardia creato come un intermezzo tra gli atti del balletto Relâche. La pellicola sarà presentata da Carlo Montanaro, e la musica composta da Satie per questo film sarà eseguita in una versione per pianoforte a quattro mani di Milhaud, da Francesco Bencivenga e Alessia Toffanin.
A seguire, “Cabaret Satie” vedrà Arianna Cimolin cantare alcune celebri canzoni scritte quando il compositore frequentava, come pianista, famosi cabaret come Le Chat Noir e L’Auberge du Clou; Francesco Bencivenga eseguirà per pianoforte alcuni brani tratti da “Sports et divertissements”, con la proiezione di disegni che Charles Martin creò e una recitazione da Stefano Menagus delle poesie di Satie.
La chiusura è riservata alla premiere di danza “Le Stanze di Satie”, creata da Michela Barasciutti, coreografa e direttore di Tocnadanza: una immersione profonda nella complessa sensibilita dell’artista. L’opera sarà eseguita da Ambrose Laudani, Giulio Petrucci, e Marta Zullet, accompagnati dai due pianisti e da Anna Trentin al violino.
Erik Satie (Honfleur 1866 – Parigi 1925) fu un compositore importante nella storia della musica per le sue innovazioni. La semplicità del suo stile fu una rivoluzione per la musica francese, dominata in quel periodo dalle armonie complesse e dalle intrecciate melodie di Wagner, che richiedevano gruppi orchestrali imponenti. Satie, rivolgendosi a Debussy, sosteneva quanto fosse importante dissociarsi dall’avventura wagneriana, anche come rivendicazione nazionalistica ma egli non credeva, tuttavia, che la risposta si trovasse nel romanticismo impressionistico dell’amico, convinto che l’impressionismo fosse una strada senza uscita. La principale caratteristica dello stile di Satie è l’economia dei mezzi, la semplicità dell’espressione musicale e la chiarezza della tessitura. Le sue musiche sono composte da brevi frasi melodiche e ritmiche, ripetute senza sviluppo, con passaggi improvvisi da una frase musicale ad un altra senza alcuna transizione.