Regione Veneto, i capigruppo di maggioranza rispondono alle opposizioni su sanità e “Azienda Zero”

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«La maggioranza andrà avanti compatta. Basta a ricatti da parte delle minoranze»

 

regione veneto capigruppo maggioranza a favore azienda zero 1Conferenza stampa a Palazzo Ferro Fini sede del Consiglio regionale del Veneto, indetta dai capigruppo della maggioranza avente per tema la riforma sanitaria ed il punto della situazione a distanza di due settimane dall’inizio della discussione in aula.

«Ci aspettavamo delle proposte di modifica al Pdl 23, invece la prima richiesta che ci è pervenuta è stata quella di stralciare completamente l’“Azienda Zero” dalla riforma che abbiamo presentato – ha aperto la conferenza Nicola Finco, capogruppo della Lega Nord – e la nostra risposta è il ribadire che siamo disposti a dialogare sui contenuti e su ciò che intendono modificare all’interno dell’“Azienda Zero” ma non abbiamo intenzione di fare nessun passo indietro» aggiungendo che «siamo disposti a convocare il Consiglio anche a Ferragosto se è il caso, perché vogliamo andare fino in fondo con la riforma». Finco ha ricordato come un Veneto su due abbia votato la maggioranza con un programma elettorale che già prevedeva la riforma sanitaria con la presenza dell’Azienda Zero. 

Silvia Rizzato, capogruppo della Lista Zaia, ha detto «trovo scorretta la confusione che le minoranze stanno generando. Dicono che questo progetto non sia stato concertato con gli enti locali e che creiamo confusione nel territorio come se andassimo a togliere il ruolo svolto dai sindaci. Non è vero e questo viene dimostrato chiaramente anche dal nostro maxi emendamento dove abbiamo recepito  le osservazioni pervenute lo scorso anno e nell’articolo 16 abbiamo confermato tutti i livelli di rappresentanza attualmente previsti dalla normativa nazionale e regionale, Conferenza sindaci, Comitato sindaci di distretto, assemblee dei sindaci delle articolazioni di distretto, coordinatore dei servizi sociali, direttore dei servizi sociali, piani di zona».  

Di “ostruzionismo inconcludente” ha parlato Sergio Berlato, capogruppo Fratelli d’Italia – An- Mcr: «riteniamo che il compito dell’opposizione sia fare ostruzionismo in maniera costruttiva. Non è stato così. Il nostro compito è dare risposta all’esterno. Non possiamo discutere per tre giorni in maniera ridicola il nome dell’“Azienda Zero”. La maggioranza si è detta disponibile ad aspettare proposte migliorative. Io stesso ho dovuto convocare la Commissione III ieri in pausa pranzo e questa è la dimostrazione di come le minoranze stiano, di fatto, bloccando i lavori della Regione, di fronte a cittadini contribuenti che aspettano risposte davanti a problemi reali. Tutto quello che le minoranze vogliono fare in Commissione V lo facciano qui in Consiglio. Utilizziamo il tempo per far qualcosa di costruttivo, con proposte concrete sulle quali confrontarci». 

A Berlato ha fatto seguito Massimiliano Barison, capogruppo Forza Italia: «è come togliere motore alle ruote di una riforma che rimane da vedere in una visione complessiva. Rimane questa posizione ricattatoria da parte dell’opposizione. Un progetto di legge, che come ben si sa, sotto il punto di vista tecnico legale non si può approvare per parti ma in toto. Non si può dire “approviamo il nuovo assetto delle Ulss e poi semmai l’Azienda Zero” E’ una proposta che non sta in piedi».  Barison ha ribadito che «rimane questo ricatto assurdo che blocca il Consiglio e l’attività degli assessori che sono in aula e non nel territorio a portare avanti le problematiche dei cittadini Veneti». 

Antonio Guadagnini, capogruppo di Siamo Veneti ha sottolineato che «se ci sono Ulss come quella di Padova che gestisce fino ad un miliardo e mezzo di risorse finanziarie, è impensabile che non ci sia un’azienda di coordinamento per tutti quegli aspetti importanti che non sono sanitari in senso stretto. Dire approvare il riassetto delle Ulss e di fatto non l’“Azienda Zero”, è impensabile perché la funzione  dell’“Azienda Zero” è necessaria e funzionale  al riassetto stesso».