Deliberate pressioni all’UE su profughi e tutela clima. Votate risoluzioni su profughi, tutela del clima, occupazione
La Conferenza dei capi di governo delle 10 regioni aderenti ad Arge Alp si è conclusa a Bezau (Vorarlberg) con l’approvazione di tre risoluzioni su profughi, cambiamento climatico, creazione di posti di lavoro nell’arco alpino. La presidenza annuale della Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine (Arge Alp), di cui fanno parte Baviera, Salisburgo, Tirolo, Vorarlberg, Lombardia, Alto Adige, Trentino, San Gallo, Ticino e Grigioni per una popolazione complessiva di 26 milioni di persone, passa dal Vorarlberg alla Baviera.
Il presidente del Vorarlberg, Markus Wallner, ha presentato una risoluzione sulla questione profughi con cui le regioni Arge Alp invitano l’Unione Europea a mettere a punto una strategia sostenibile e una serie di misure efficaci, come il controllo dei confini esterni dell’UE e l’istituzione di centri di registrazione, per poter gestire in modo efficace i flussi di migranti nell’arco alpino.
In tema di tutela del clima, la risoluzione delle regioni alpine chiede all’UE di verificare il proprio contributo del 40% minimo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai valori del 1990, conformemente alle conclusioni del vertice sul clima di Parigi. I piani climatici ed energetici a partire dal 2050 devono portare ad un bilancio netto di emissioni pari a zero e ad una sostituzione il più possibile ampia delle fonti di energia fossile.
Approvata infine la risoluzione per migliorare l’occupazione nell’arco alpino, che chiede all’UE di ridurre la burocrazia e l’onere amministrativo per le aziende, sostenere cooperazioni e infrastrutture di ricerca, semplificare l’accesso a finanziamenti per le start-up, potenziare gli investimenti in formazione e aggiornamento, ampliare l’infrastruttura nell’arco alpino (trasporti pubblici, ferrovia, banda larga).
Il vertice Arge Alp ha anche approvato nuovi progetti, tra cui l’Accademia Europea dei Talenti di Lindau (promozione extrascolastica di alunni particolarmente dotati al quale possono prendere parte 60 giovani di 16 e 17 anni), la creazione di un portale di ricerca per gli archivi Arge Alp, uno studio sui crolli di pareti rocciose.