A ruba le maglie della squadra di calcio prodotte dalla ditta parmense. Tutto esaurito e operai al lavoro a ritno continuo per soddisfare le richieste del mercato
Talvolta il successo è un frutto inaspettato e del caso. Così come la nazionale islandese è riuscita a travolgere la squadra inglese raggiungendo i quarti di finale degli Europei in svolgimento in Francia, la Errea di Parma è travolta dal successo della domanda delle maglie della nazionale vichinga che produce in esclusiva fino al 2020. Un successo che ha costretto l’azienda a rafforzare la produzione con turni 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana per cercare di soddisfare una domanda che pare non conoscere limiti.
Il fatto di produrre direttamente a Parma senza dover ricorrere a subfonitori cinesi come spesso capita in questo settore dominato dai grandi marchi come Nike, Adidas e Puma, permette ad Errea di stare dietro al picco della domanda che in gran parte proviene dalla Scozia, eterni amici-nemici dei vicini inglesi, tanto più oggi dopo l’esito del voto sulla “Brexit”.
Mentre Errea si gode il suo meritato successo e spera vivamente che l’Islanda prosegua il suo cammino trionfale per cimentare ulteriormente il suo contratto di esclusiva per la produzione delle maglie della nazionale islandese, gli islandesi sembrano tarantolati per il calcio, con oltre il 10% della popolazione nazionale (circa 30.000 persone) in trasferta in Francia per sostenere la propria nazionale e con la partita contro l’Inghilterra che è stata vista dal 99% dei 330.000 cittadini islandesi.