Indagine trimestrale sulla congiuntura in provincia di Trento

0
476
cciaa trento mauro leveghi giovanni bort 2
cciaa trento mauro leveghi giovanni bort 2Nel primo trimestre 2016 economia ancora in chiaroscuro

 

La Camera di commercio di Trento ha presentato i dati, elaborati dall’Ufficio studi e ricerche, che fotografano l’andamento della congiuntura in provincia di Trento nel primo trimestre dell’anno in corso.

Tra gli argomenti oggetto di indagine figura il fatturato complessivo realizzato dalle imprese trentine che aumenta del 1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un dato che conferma la situazione di modesta ripresa che ha caratterizzato l’intero 2015; rispetto però al valore rilevato nella parte finale dello scorso anno si evidenzia un rallentamento.
Continuano a manifestarsi segnali positivi dall’andamento della domanda interna. La domanda locale evidenzia, nel trimestre, una variazione su base tendenziale del 3,4%, mentre quella nazionale si caratterizza per un aumento leggermente inferiore (+2,5%). Le esportazioni fanno rilevare invece una contrazione (-5,1%).
I settori che si connotano per delle variazioni tendenziali del fatturato sensibilmente positive sono il commercio al dettaglio (+6,8%), trainato dalle vendite di veicoli, il commercio all’ingrosso (+5,9%) e il settore estrattivo (+7,2%). Per quest’ultimo comparto va però precisato che si tratta di un segnale di ripresa isolato e poco significativo in quanto nei mesi invernali l’attività è molto contenuta.
Il terziario avanzato-servizi alle imprese e i trasporti presentano una situazione moderatamente positiva, facendo registrare delle variazioni tendenziali del fatturato nell’ordine del 3,6-3,7%.
I settori che evidenziano variazioni negative del fatturato sono il manifatturiero (-2,1%), influenzato dall’andamento negativo delle vendite estere, e il settore delle costruzioni (-7,5%) che negli ultimi periodi alterna trimestri di maggiore vitalità a periodi di contrazione dei ricavi delle vendite.
Nel trimestre l’occupazione si è caratterizzata per un’ulteriore diminuzione che risulta però meno sostenuta di quella evidenziata negli scorsi periodi (-0,7%). La riduzione degli addetti interessa, seppur con intensità diverse, buona parte dei settori esaminati e le unità di piccola dimensione, mentre le imprese medie e grandi sono interessate da un aumento occupazionale.
In leggera contrazione (-1,9%) la consistenza degli ordinativi.
I giudizi degli imprenditori sulla redditività e sulla situazione economica dell’azienda evidenziano una situazione in ulteriore lieve miglioramento, pur mantenendosi ancora lontana dai livelli precedenti la crisi.
«Credo che sia ormai chiaro a tutti – ha spiegato Giovanni Bort, presidente della Camera di commercio di Trento – che non siamo di fronte a una ripresa del ciclo economico secondo i canoni classici, ossia caratterizzata da aumento dell’occupazione, incremento di tutte le componenti della domanda e crescita dei prezzi. L’attuale timida ripresa ha alcune caratteristiche peculiari: la spesa pubblica nonostante qualche piccolo segnale di ripresa è ancora fortemente condizionata dalle misure di risanamento in atto; la bassa redditività  e le prospettive incerte non spingono di certo le aziende ad investire; anche la domanda internazionale, il cui dinamismo ha costituito vero e proprio sostegno all’economia negli ultimi anni, è caratterizzata da una fase di rallentamento. L’elemento trainante in questa fase è la spesa delle famiglie. Ed è proprio sulle famiglie che ci auguriamo si consolidi l’impegno del governo nazionale e del governo locale con interventi di riduzione della pressione fiscale e di sostegno al reddito soprattutto per le fasce più deboli».