Proposti come al solito due festival tematici e un ciclo di concerti fuori festival
Di Giovanni Greto
E’ stata presentata la nuova stagione del Palazzetto Bru Zane, che inizierà a settembre e si concluderà a giugno dell’anno prossimo a Parigi con la quinta edizione del “Festival Bru Zane a Parigi”. La stagione lagunare, come di consueto proporrà due festival tematici e un ciclo di concerti fuori festival.
Per la prima volta un festival sarà dedicato a un compositore famoso, Camille Saint-Saens (Parigi 1835-Algeri 1921). Come hanno detto Florence Alibert, direttore generale e Alexandre Dratwick, direttore scientifico, il festival farà scoprire una serie di aspetti inediti di Saint-Saens, che è conosciuto più o meno per dieci opere. «I nove concerti del ciclo a lui dedicato (dal 24 settembre al 30 novembre) offriranno l’occasione di scoprire aspetti della sua arte completamente opposti: musiche per piano e per pianoforte a quattro mani, la modernità di Mélodies come quelle della raccolta “La Cendre rouge” (1914), l’originalità di scritture sperimentali come nelle sue Mélodies con orchestra, pezzi eseguiti molto di rado, in particolare il quintetto con pianoforte, uno dei quartetti con pianoforte, la Suite per pianoforte in Fa maggiore, la Suite per violoncello e piano». Grazie al lavoro di ricerca del “Centre de Muisique Romantique Française”, si scopriranno alcune delle sue due-trecento composizioni mai venute alla luce.
A complemento di una programmazione rivolta a un musicista famoso, nel secondo festival (otto concerti dall’8 aprile all’11 maggio 2017) ci sarà la resurrezione di un artista caduto nell’oblìo, Fernand de La Tombelle (Parigi 1854-Fayrac 1928), che il Palazzetto aveva già sporadicamente programmato durante le sue prime stagioni, riscuotendo un lusinghiero successo. Questa scelta intende sottolineare come il Palazzetto non perda di vista la propria missione sperimentale e sia convinto che anche brani musicali mai o poco eseguiti possano rivelarsi interessanti. Si potrà perciò ascoltare quasi tutta la musica da camera dell’autore meno eseguito di tutto il secolo romantico, che tuttavia ha lasciato un’opera considerevole, stilisticamente eclettica se non atipica, che merita di essere riconsiderata non solo per quello che vale, ma anche perché illustra una forma di attività sociale e artistica in Francia a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Tra i concerti fuori festival (sei, tra dicembre e marzo 2017), spicca la nuova produzione per il Carnevale, che dopo la prima veneziana sarà replicata in Francia. Dopo aver focalizzato l’attenzione sul cibo e sulle fiabe, il 23 febbraio alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista sarà la politica ad ispirare un lavoro satirico, nell’imminenza delle elezioni del presidente della repubblica francese. “Votate per me” presenta un programma divertente, che alterna compositori famosi e sconosciuti chansonniers, invita l’ascoltatore ad assistere allo spettacolo dell’esercizio retorico, della protesta popolare o della manipolazione menzognera. Un filo rosso consentirà di mettere in scena queste partiture dallo spirito provocatorio ma anche commovente: la Francia in persona è contesa per tutto lo spettacolo tra due candidati alle elezioni, l’uno più ciarlatano che politico di professione, l’altra più seduttrice che esperta di economia.
Sarà una stagione fitta con una cinquantina di eventi tra concerti, incontri con gli artisti, conferenze e attività pedagogiche gratuite come la quinta edizione del progetto didattico “Romantici in erba”. Permetterà di avvicinare alla musica oltre un migliaio di bambini delle scuole materie e primarie del Veneto e, novità, medie, attraverso 12 concerti e laboratori didattici. Parallelamente la serie dei laboratori-concerti per le famiglie la domenica pomeriggio si amplia con sette appuntamenti, per la gioia di grandi e piccini.
La seconda novità della stagione è la “Bru Zane Classical Radio”, una webradio accessibile in tutto il mondo, inaugurata nel maggio scorso al fine di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale romantico francese. 24 ore su 24 la radio diffonde una programmazione esclusivamente musicale dal 1780 alla fine della prima guerra mondiale, in cui sono rappresentati tutti i generi, dalla musica da camera all’opera lirica e all’operetta, dal repertorio sinfonico e religioso alle melodie e alle romanze più intimiste.
Tornando a parlare di produzione, il Palazzetto pone molta importanza, accanto agli spettacoli, nel produrre libri e CD, sia da solo che in partenariato con le Ediciones Singulares: le collane CD con libro “Opéra Français”, “Prix de Rome”, “Portraits”. Tra le novità, “Cinq-Mars” (1877) di Charles Gounod, appena uscito nella collana “Opéra Français”. Si tratta di una trasposizione operistica del primo grande romanzo storico francese, pubblicato da Alfred de Vigny nel 1826. A gennaio 2017 uscirà, sempre per “Opéra Français”, il dramma “Uthal” composto da Etienne-Nicolas Méhul (1763-1817). Questo perché il Palazzetto non a Venezia, purtroppo, ma in Francia, Germania e a Londra celebrerà un compositore considerato uno dei padri del romanticismo musicale francese, maestro dell’opera preromantica in tutte le sue forme, in occasione del bicentenario della sua morte. Sono in programma la ricreazione della “Messe Solennelle” per l’incoronazione di Napoleone e, nel “Gala Méhul a Londra”, un’esecuzione di numerosi brani delle sue opere liriche, messi a confronto con pagine contemporanee di Gluck, Kreutzer, Mozart, Salieri, Beethoven.
Un plauso è doveroso, dopo questa intensa carrellata, al “Centre de Musique Romantique Française”, per la serietà con cui promuove, riscopre e diffonde il patrimonio musicale francese del grande Ottocento(1780-1920) attraverso uno sguardo nuovo che va oltre le norme estetiche sancite agli inizi del Novecento.