“Euregio Tour per il Trapianto”: presentata a Trento la XVI edizione

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Manifestazione ciclistica per sensibilizzare alla donazione di organi. Partenza il 24 giugno da Innsbruck, con arrivo il 26 giugno ad Arco dopo 333 chilometri in tre tappe. Oltre 100 i partecipanti da 9 nazioni

 

euregio transplant tourPresentata a Trento la XVI edizione dell’Euregio Tour per il Trapianto, manifestazione ciclistica di tre giorni che vede la partecipazione di persone trapiantate, medici e infermieri per sensibilizzare alla donazione di organi e, allo stesso tempo, per esprimere un ringraziamento a tutti i donatori e ai loro familiari per il nobile gesto. L’edizione di quest’anno vede oltre un centinaio di iscritti, 48 dei quali hanno subito uno o più trapianti, provenienti da nove nazioni diverse. I concorrenti percorreranno 333 chilometri partendo da Innsbruck, in Austria e passando per Brennero, Bressanone, Fiè allo Sciliar, Moena, Pergine Valsugana, Levico, Folgaria, Calliano, Rovereto per arrivare, il 26 giugno, dopo tre tappe ad Arco.

In apertura il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), Paolo Bordon, ha posto l’accento «sull’importanza di donare gli organi, un atto di generosità che può ridare la qualità di vita alle persone che dopo un trapianto possono riprendere a fare una vita attiva. Sono orgoglioso di fare parte di una comunità che sostiene iniziative come quella dell’Euregio Tour, la manifestazione che promuove la cultura della donazione e l’attività sportiva come parte della terapia dei trapiantati. Donare gli organi è importante e oggi vorrei portare il mio ringraziamento pubblico a tutti coloro, volontari e dipendenti, che si impegnano quotidianamente nel promuovere questa cultura perché è anche grazie a loro che si riescono a salvare molte vite umane».

Lucia Pilati, coordinatore trapianti per l’Apss, ha illustrato i dati sulle donazioni di organi e tessuti in Trentino: «lo scorso anno i prelievi d’organi in provincia di Trento sono stati pochi e ciò ha ovviamente comportato un minor numero di trapianti, perché pochi sono stati gli organi procurati. Nella rete nazionale però non vige il principio dell’autosufficienza e quindi i cittadini trentini sono stati trapiantati in base alla compatibilità immunologica e alla criticità della malattia. Le opposizioni al prelievo nel 2015 sono state due, valori tutto sommato buoni rispetto a quelli della media nazionale; è però importante lavorare affinché le opposizioni si riducano ancora. Da alcuni mesi in Trentino – ha proseguito Pilati – è iniziata la campagna per la nuova modalità di raccolta delle dichiarazioni di volontà negli uffici anagrafe dei comuni. Con AIDO si sta facendo un grosso lavoro di sensibilizzazione affinché i cittadini arrivino allo sportello anagrafe, quando la loro carta d’identità deve essere rinnovata, con le idee chiare in merito all’opportunità loro offerta e decidano di essere favorevoli alla donazione. Per questo mi sembra giusto ringraziare l’associazione AIDO, la Provincia di Trento e il Consorzio dei comuni il cui lavoro comune ha permesso la realizzazione questo progetto». Pilati ha ribadito l’importanza dell’attività fisica anche per i trapiantati: «l’attività fisica negli ultimi anni è considerata parte integrante della gestione clinica del paziente trapiantato, irrinunciabile aspetto della terapia e quindi un paluso alle iniziative come questa». 

Per Mario Magnani, presidente dell’AIDO del Trentino, «l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule provinciale è lieta di partecipare alla presentazione della XVI edizione dell’Euregio Tour, la manifestazione che con l’impegno dei suoi atleti porta una testimonianza preziosissima di come il trapianto cambi la vita a molte persone. Voglio ricordare che senza donazioni non c’è trapianto, questo è il messaggio che rivolgiamo a tutti i cittadini, invitandoli ad esprimere la loro disponibilità alla donazione e la volontà ad iscriversi nel registro dei donatori. L’AIDO trentino continuerà ad informare e a promuovere la cultura della donazione di organi e tessuti a fianco delle istituzioni».

A Marco Panizza, segretario del Transplant Sportclub Alto Adige, è spettato il compito di illustrare l’Euregio Tour per il trapianto: «l’edizione di quest’anno, vede la partecipazione di un centinaio di concorrenti, 48 dei quali hanno subito uno o più trapianti, provenienti da nove nazioni. Anche quest’anno, il percorso rappresenta una grande sfida per i partecipanti e l’occasione per promuovere l’importanza della donazione. I trapiantati, e io ne sono un esempio, sono la dimostrazione che, grazie a una donazione e a un trapianto, si può tornare nuovamente a una vita attiva e dinamica. La prima tappa della sedicesima edizione dell’Euregio Tour parte da Innsbruck, il 24 giugno e si concluderà, dopo 133 chilometri, a Fiè allo Sciliar toccando il Passo del Brennero e Bressanone. La seconda tappa transiterà per il Passo di Costalunga (a quota 1.752 metri), Moena, Pergine Valsugana fino a Levico Terme per un totale di 130 chilometri. La terza e ultima tappa della manifestazione sarà il 26 giugno e prevede un tracciato di 70 chilometri passando per Carbonare di Folgaria, Calliano, Rovereto e Arco dove l’arrivo è previsto per le ore 13».

È infine intervenuto Felice Zambaldi, storico rappresentante del coordinamento AIDO di Trento, che ha ringraziato tutti per la partecipazione a quest’attività di sensibilizzazione e ha ribadito l’importanza della donazione, messaggio che, con l’aiuto dei volontari, l’associazione continuerà a portare ai cittadini.

L’Euregio Tour, partito nel 2000 con 30 partecipanti ha aumentato il numero di adesioni che in questa edizione vedono in gara 2 trentini, 20 austriaci, 19 inglesi, un americano e quattro belgi. 

Nel 2015 in Trentino ci sono stati 16,8 donatori per milione di popolazione, con prelievo e utilizzo di due cuori, sette fegati, più uno ceduto a Innsbruck, due polmoni, più due ceduti a Innsbruck, 14 reni, più quattro ceduti a Innsbruck, e un pancreas. Quanto invece i pazienti trentini trapiantati nello stesso anno sono stati 15 per i reni, 13 per il fegato, uno per il cuore, due per i polmoni. I trentini in lista d’attesa risultano 28 per il rene, 5 per il fegato, uno per il cuore, tre per il polmone e uno per il pancreas.