Teatro stabile Friuli Venezia Giulia, bilancio di fine mandato positivo

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FVG Milos Budin president eteatro Rossetti e gianni torrenti
Budin: «lascio una gestione sana e in attivo e una struttura rilanciata»

 

FVG Milos Budin president eteatro Rossetti e gianni torrentiBilancio positivo a fine mandato per il consiglio di amministrazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, quello presentato a Trieste dal presidente, Milos Budin, giunto al termine del triennio 2013-2016, segnato da due cambiamenti importanti: la nomina del nuovo direttore, Franco Però, al posto di Antonio Calenda, e l’ottenimento della qualifica di “Teatro di rilevante interesse culturale” (Tric) nell’ambito della riforma nazionale del settore e un contributo aumentato da parte del Mibact (1,27 milioni nel 2015). 

Una conclusione positiva anche in termini finanziari, con l’ultima stagione chiusa con un avanzo di gestione «che verrà reinvestito», ha affermato Budin, e il 60% di entrate proprie – un’eccezione in Italia. Alle 270 recite del 2015-2016 hanno assistito 150.000 spettatori, suddivisi tra teatro, prosa, grandi musical e danza. Di rilievo la costituzione della Compagnia stabile, scelta «felice» che ha rafforzato l’impegno nelle coproduzioni a livello cittadino e nazionale. Budin ha inoltre enfatizzato l’«impostazione internazionale» dello Stabile, «che rimarrà – ha aggiunto – perché il teatro è un asset della città e della regione, che si rivolge all’area internazionale circostante di Austria, Slovenia e Croazia». 

Fra gli spettacoli più importanti, Budin ha posto l’accento su “Magazzino 18”, lo spettacolo di Simone Cristicchi dedicato all’esodo postbellico dall’Istria iniziato nel 2013, realizzato dallo Stabile assieme alla privata Promomusic, che nonostante le polemiche politiche ha fatto il tutto esaurito in Italia e all’estero. «Un grande contributo civile e culturale – ha commentato Budin – perché ha dimostrato che si possono affrontare questi temi, che segnano i rapporti della società, con un’altra serenità rispetto a come venivano affrontati sul piano politico». 

Per il futuro, il presidente del “Rossetti” ha infine segnalato la necessità di una forte ristrutturazione del Teatro, per la quale è già intervenuto in passato il comune di Trieste, e alcune prospettive future come una collaborazione con il Teatro lirico “Verdi” per il teatro musicale, e la sperimentazione di forme innovative e digitali per la fruizione dei musical e degli spettacoli in lingua straniera, come ad esempio la trasmissione dei sottotitoli sui cellulari avanzati.