La nuova struttura destinata agli interventi alle valvole aortica e mitralica e alla correzione delle aritmie e dei disordini elettrici del cuore
Una sala di emodinamica e cardioangiografia dalle apparecchiature tecnologiche all’avanguardia è stata inaugurata oggi al Polo cardiologico dell’ospedale di Cattinara, alla presenza della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dell’assessore regionale alla salute Maria Sandra Telesca. La realizzazione è stata possibile grazie al contributo della Regione (pari a 750.000 euro), cui si sono aggiunti gli stanziamenti di Fondazione Cassa di Risparmio Trieste, Associazione Amici del Cuore, Fondazione Beneficentia Stiftung e Fondazione Brovedani.
La sala, che si estende su 115 metri quadrati, è destinata a interventi alla valvola aortica e alla valvola mitralica e alla correzione delle aritmie e dei disordini elettrici del cuore. Dal punto di vista tecnologico, il fiore all’occhiello è il sistema innovativo di cardioangiografia da cui si ottengono immagini di altissima qualità che vengono visualizzate sul monitor in sala operatoria e permettono di posizionare con estrema precisione le protesi cardiache in corso di controllo radiologico ed ecocardiografico. Il sistema angiografico, che ruota ad alta velocità su tre assi intorni al corpo del paziente, è anche in grado di compensare automaticamente i movimenti del cuore legati al battito cardiaco e alla respirazione e di ridurre al massimo le radiazioni.
Se il professor Fulvio Camerini, padre della cardiologia triestina, ha definito «un gioiello» la nuova apparecchiatura, il direttore del dipartimento cardiovascolare dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste Gianfranco Sinagra ha spiegato che la nuova sala «consentirà la gestione di patologie gravi e di pazienti complessi» e che è stata realizzata a partire da ottobre senza interrompere il servizio 24 ore su 24 grazie alla disponibilità del personale dell’emodinamica e dell’elettrofisiologia.
Secondo Debora Serracchiani l’inaugurazione odierna «è la fotografia plastica del lavoro che viene condotto sulla riforma della sanità e la prova che è possibile mettere insieme, nell’interesse di tutti i cittadini, ospedale, università e territorio». «L’efficientamento dei servizi permette di fare anche nuovi investimenti che – come è stato evidenziato anche dall’assessore Telesca – fanno del Polo cardiologico triestino un riferimento per tutta la regione e non solo, a partire dalla Slovenia e dal nord della Croazia».
All’inaugurazione, introdotta dal direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, Nicola Delli Quadri, hanno preso la parola anche il vicepresidente del cda della Fondazione CRTrieste Lucio Delcaro e Rodolfo Edera, dell’Associazione Amici del Cuore, davanti ad autorità, operatori della sanità e cittadini, molti dei quali pazienti del dipartimento cardiovascolare (2.500 l’anno). Era presente all’evento, oltre al direttore del dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda, anche il direttore dell’Azienda per l’assistenza sanitaria N. 2 Bassa Friulana-Isontina Giovanni Pilati.