Da Oriente molto interesse per i prodotti alimentari “Made in Italy”
Cso Italy (Centro servizi ortofrutticoli), con il presidente Paolo Bruni, ha preso parte, in rappresentanza dell’Italia, al Fresh Produce Forum China, un appuntamento internazionale organizzato a Chengdu, nel cuore della Cina, che ha visto la partecipazione di 200 delegati delle più importanti società del settore ortofrutta operanti in Cina.
Bruni ha presentato il progetto “Freshness From Europe”, finanziato da Unione Europea, governo italiano e Cso Italy per un valore di 5,2 milioni di euro, dedicato all’internazionalizzazione del comparto agroalimentare che offre grandi possibilità sul mercato cinese in termini di attività di promozione e presentazione dei prodotti.
Bruni ha constatato il grande interesse del mercato cinese nei confronti dell’Italia. A questo proposito «abbiamo scelto di presentare i nostri prodotti, e nello specifico il kiwi non solo qualificandoli da un punto di vista organolettico e gustativo, ma legandoli alla provenienza territoriale, alla nostra storia, tradizione e cultura. Questo legame stretto tra prodotto e territorio d’origine italiano, fa veramente la differenza in un Paese dove l’Italia è vissuta con l’accezione positiva della bellezza e della storia. Anche sul Food – ha proseguito Bruni – l’effetto “Made in Italy” in Cina è molto forte e dobbiamo saperlo sfruttare».
La Cina è un mercato di grande interesse per il kiwi italiano, per i trasformati ortofrutticoli e per i succhi di agrumi. L’Italia ha esportato in Estremo Oriente quasi 40.000 tonnellate di kiwi nella campagna 2014/2015 e la Cina rappresenta il mercato più importante con 15.528 tonnellate di prodotto.
Il progetto “Freshness from Europe” è cofinanziato da imprese di settore italiano quali: Apo Conerpo (Alegra e Naturitalia), Apofruit, Assomela , Ceradini, CICO/Mazzoni, Made in Blu, Origine, Oranfrizer, Conserve Italia. Un aggregato che rappresenta, nel complesso oltre il 60% dell’ortofrutta italiana.