San Biagio di Callalta (Treviso). È stata la quinta sezione della Cassazione, presieduta dal giudice Sergio di Amato, a respingere il ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Veneto confermando le correttezza dell’operato di Distillerie Tonini.
Distillerie Toninisrl è assistitadall’avvocato Carlo Amato dell’omonimo studio legale in Treviso, con l’avvocato romano Giuseppe Marini.
L’Agenzia delle Entrate è difesa dall’avvocato dello Stato Urbani Neri.
La vicenda era nata da un avviso di accertamento emesso nei confronti di Toninisrl con cui il Fisco contestava “l’imposta non pagata corrispondente ai maggiori ricavi ritenuti non dichiarati” derivanti da “una produzione di litri anidri superiore a quella dichiarata”.
La distilleria aveva chiesto di beneficiare del condono “determinando il dovuto al Fisco sulla base del numero di litri calcolati dall’Agenzia delle dogane”, ma l’istanza era stata respinta sulla base del fatto che “i valori dichiarati erano inferiori” a quelli accertati dalla Guardia di Finanza nell’ispezione che aveva dato il via all’accertamento.
La società contribuente aveva impugnato sia l’avviso d’accertamento che il diniego di condono ottenendo ragione contro il Fisco in entrambi i gradi del giudizio.
L’Agenzia delle Entrate ha impugnato in Cassazione la decisione della Commissione Tributaria Regionale di Venezia del 2008. La Suprema Corte, con sentenza pubblicata il 29 aprile scorso, ha rigettato il ricorso, confermando le ragioni della contribuente e condannando il Fisco al pagamento delle spese.
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