Trentingrana Concast, annata soddisfacente ma preoccupa il domani per l’andamento del prezzo del latte

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Trentingrana Concast da sx il direttore Andrea Merz e il presidente Saverio Trettel
Assemblea annuale dei soci che approvano all’unanimità il bilancio con 49 milioni di euro di produzione

 

Trentingrana Concast da sx il direttore Andrea Merz e il presidente Saverio Trettel«Nel quadro generale, contraddistinto da un incremento produttivo e da una flessione dei consumi a livello nazionale, i bilanci dei caseifici associati si sono mantenuti mediamente a livelli soddisfacenti, con cali contenuti rispetto a ciò che si poteva prevedere e che sta avvenendo in altre regioni italiane. E’ però opportuno puntare ancora di più sull’unità e sulla condivisione».

Così, stamani, Saverio Trettel, presidente di Trentingrana Concast (il Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini) in un passaggio della sua relazione all’assemblea dei soci. «Dobbiamo ulteriormente sforzarci di dialogare e confrontarci con tutti i nostri associati – ha aggiunto – cercando di far comprendere quanto sia importante per crescere, migliorare e progredire, credere e affidarsi a una realtà unica, capace di rappresentare il singolo nella sua totalità».

Il mondo lattiero caseario sta vivendo un paradosso: «da un lato – ha spiegato Trettel – vi è la rincorsa ad aumentare la produzione per abbassare i costi e poter quindi sopravvivere con le attuali quotazioni del latte, riducendo magari gli investimenti a scapito di minore competitività aziendale. Dall’altro, programmazione e riduzione produttiva sono diventate le parole d’ordine per il settore». Opportuno creare «un tavolo di dialogo permanente con il governo provincialeper unire le forze e condividere gli obiettivi. Siamo consci che – ha osservato Trettel – si debbano dare al più presto risposte agli allevatori, definendo chiaramente le priorità sulle quali si vogliono concentrare le risorse a disposizione».

«Il valore totale della produzione è stato di circa 49 milioni di euro – ha spiegato il direttore Andrea Merz -. Nell’annata appena trascorsa, la produzione di latte in Trentino è tornata a crescere attestandosi a poco meno di 1.400.000 quintali dei quali circa 1.100.000 (80%) sono stati conferiti a strutture cooperative operanti sul territorio provinciale». Il numero di allevatori è leggermente calato: «da 765 a 761, ma si assiste all’insediamento di nuovi giovani allevatori, un motivo di fiducia per il futuro».

La liquidazione media dei caseifici associati si è attestata a quasi 0,54 euro al litro. Il valore del conferimento liquidato agli associati ha superato i 36 milioni di euro. La produzione di burro è stata di 14.148 quintali (liquidazione 3,175 euro a chilogrammo). Il sierificio ha raggiunto il valore record di 80.409 quintali prodotti con prezzo medio di vendita di 61,00 euro al quintale. Il laboratorio di analisi ha esaminato 22.546 campioni per il pagamento latte qualità.

Per la linea Trentingrana, come spiegato dal responsabile dell’area commerciale Gabriele Webber, il conferimento del 2015 ha raggiunto 95.324 forme. Si prevede un ulteriore calo del conferimento per il 2016. Osservando la crescita attuale delle produzioni, ci sarà una ripresa sensibile dello stesso conferimento. Preoccupa, oltre alla situazione congiunturale non certo favorevole, la sempre maggiore presenza sul mercato del cosiddetto “prodotto bianco”. Nel corso del 2015 sono state vendute 94.844 di Trentingrana. La “Linea Tradizionali” ha superato gli 8.300.000 euro di fatturato, consentendo ai caseifici aderenti di raggiungere liquidazioni soddisfacenti.