Il pioniere del sistema di scansione elettronica insignito del titolo di professore onorario “Bruno Kessler”
Uno dei padri dei moderni sistemi radar a scansione elettronica, oggi utilizzati per il controllo del traffico aereo e per l’automotive, Robert J. Mailloux – già responsabile e leader di divisione di ricerca e sviluppo per il Governo degli Stati Uniti d’America – ha ricevuto dall’Università di Trento il titolo di professore onorario “Bruno Kessler”.
La cerimonia si è svolta nell’aula magna del Polo scientifico e tecnologico “Fabio Ferrari” di Povo davanti a studenti, dottorandi e professori del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, che ha proposto all’Ateneo il conferimento di questo titolo. A consegnarlo è stato il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, alla presenza del direttore del Dipartimento di ingegneria e scienza dell’informazione, Niculae Sebe, che ha introdotto il titolo di professore onorario “Bruno Kessler”.
Il titolo di professore onorario “Bruno Kessler” dell’Università degli Studi di Trento è riservato ad eminenti studiosi che occupano o hanno occupato presso istituzioni straniere, non episodicamente, una posizione equivalente a quella di professore ordinario e che hanno o intendono stabilire rapporti di collaborazione con l’Ateneo di Trento. Il conferimento del titolo è approvato dal senato accademico su proposta del dipartimento, e viene disposto con provvedimento del rettore. Il professore onorario “Bruno Kessler” potrà partecipare al consiglio di dipartimento proponente con voto consultivo. A ricevere prima del professor Mailloux questo importante riconoscimento sono stati i professori Imrich Chlamtac, James March, Jean-Paul Fitoussi e Giorgio Franceschetti
«Radar e tecnologie per i sistemi radar sono i temi trattati dal professor Mailloux e sono anche gli ambiti di interesse del Gruppo di Ricerca ELEDIA, attivo presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Su queste tecnologie si basano, tra l’altro, i sistemi attuali di navigazione degli aerei e di controllo del traffico aereo, i sistemi di sensing e comunicazione satellitare, i sistemi anti collisione per gli autoveicoli di nuova generazione», ha spiegato Paolo Rocca responsabile del Centro di Ricerca ELEDIA, che oggi ha tenuto la tradizionale laudatio in onore dello studioso.
Nella sua lectio magistralis il professor Mailloux ha proposto una carrellata delle problematiche nei sistemi radar a partire dal Secondo dopoguerra, da quando, cioè, si è fatta strada la necessità di montare i radar non più soltanto su piattaforme girevoli, ma anche su veicoli e satelliti. Mailloux ha mostrato come sia possibile effettuare un rilevamento a 360° anche in assenza di rotazione meccanica. Le tecnologie testate e sviluppate negli anni dal gruppo di ricerca del professor Mailloux costituiscono tuttora un punto di riferimento fondamentale per le nuove stazioni radio- base che saranno utilizzate per sviluppare il 5G, le comunicazioni mobili di nuova generazione. «Si tratta di tecnologie che andranno a sostituire l’attuale 4G e sono in piena fase di studio e sviluppo – spiega Paolo Rocca -. L’obiettivo principale è quello di avere Internet mobile in tempo reale, ad esempio le dirette video senza cavo dai dispositivi portatili: ancora un limite per i moderni sistemi di comunicazione che si potrebbe superare con le tecnologie 5G».
Un settore su cui è attiva anche l’Università di Trento con il Centro di ricerca ELEDIA dell’Università di Trento (www.eledia.org) che con il gruppo di Robert Mailloux collabora da anni. Frutto dell’intensa collaborazione sono state varie pubblicazioni scientifiche internazionali nelle principali riviste del settore dei radar (alcune di queste in collaborazione con gli scienziati della European Space Agency – ESA) e attività progettuali congiunte.
Il conferimento del titolo a Mailloux è stato proposto dal Dipartimento di ingegneria e scienza dell’informazione in considerazione del suo contributo scientifico nello studio, progettazione e sviluppo dei moderni sistemi radar. Per la sua attività di ricerca Mailloux è infatti riconosciuto come figura di riferimento nella comunità scientifica internazionale. Per l’Ateneo trentino Mailloux ha tenuto già due corsi di alta formazione a cui hanno partecipato oltre agli studenti di dottorato del nostro Ateneo una trentina esperti delle maggiori aziende italiane attive nel settore dei radar.
«Questi riconoscimenti – ha commentato il rettore Paolo Collini – vengono assegnati a studiosi che desiderano avere con il nostro Ateneo una relazione stabile. Sono figure di alto profilo scientifico nel loro campo che frequentano spesso la nostra università, tengono corsi e intrecciano rapporti di collaborazione con i nostri ricercatori. Portano a Trento un patrimonio di relazioni, di capacità di ricerca e fanno della nostra Università un luogo aperto e vivace, orientato al confronto. Non a caso abbiamo deciso di dedicare questi titoli onorari a Bruno Kessler: l’università che lui voleva è un luogo che fa incontrare, arricchisce e fa crescere tutti. Con questo titolo onorario realizziamo un po’ il suo disegno».