Elezioni presidenziali austriache con brogli?

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Strane affluenze al 150% degli aventi diritto in alcuni seggi. Anche la tv di Stato parla di possibili errori nel conteggio. Voti postali che lievitano e voti per procura quasi dieci volte gli aventi il diritto. Il leader della destra Strache denuncia irregolarità

 

heinz christian strache leader fpo austriaca 2Sulle elezioni per la nomina del nuovo presidente della repubblica federale austriaca tira sempre più un venticello di possibili brogli sul risultato che ha consegnato il paese nelle mani del candidato indipendente verde Alexander Van der Bellen resosi protagonista di un’eclatante rimonta dopo che era uscito secondo decisamente staccato al primo turno (al 21%) dal vicepresidente della Camera Norbert Hofer, espressione della destra liberale Fpo, con il 35% dei voti. 

Quella di Van der Ballen è stata una vittoria al fotofinish, per soli 31.000 voti in più, scaturiti tutti al voto per posta, visto che alla chiusura delle urne Hofer risultava in testa. Che qualcosa non torni ne è convinto il leader della Fpo, Heinz Christian Strache, che non esclude il ricorso contro il risultato della Commissione elettorale. Strache in conferenza stampa ha fatto notare come il ministero dell’Interno avesse detto che le schede postali da scrutinare erano 780.000, mentre quelle effettivamente scrutinate sarebbero 660.000. E su Facebook si parla di affluenze di quasi il 150% in certi seggi.

Qualche sospetto sul voto al ballottaggio lo avanza anche la televisione di stato Orf che nei suoi telegiornali evidenzia che «esiste il sospetto che possano essere state compiute irregolarità nel ballottaggio». Le autorità starebbero verificando la circostanza secondo cui «in quattro sezioni elettorali in Carinzia lo scrutinio delle schede spedite per corrispondenza sarebbe iniziato già domenica sera, e non l’indomani mattina come previsto dalla legge». 

Strache ha spiegato di aver ricevuto molte segnalazioni di anomalie da parte di privati cittadini «e solo dopo una serie di verifiche potremo verificare se oltre al fumo c’è anche l’arrosto». A Linz il voto “per conto terzi”, cioè affidato ad altri, per procura, da persone malate impossibilitate a recarsi alle urne, ha registrato un’affluenza del 598%: hanno votato 21.060 persone invece delle 3.580 registrate aventi diritto ad utilizzare questa modalità di voto. E quegli 21.060 voti “per procura” circa 14.000 sono andati a Van der Bellen, sostenuto nei fatti da tutto l’apparato elettorale del centro sinistra al governo nel paese.

Il risultato elettorale del ballottaggio sarà ufficializzato il primo giugno e da qui scattano i sette giorni per inoltrare ricorso che non riguarderebbe il riconteggio delle schede, ma solo il controllo dei registri elettorali.