Tra i virtuosi Emilia Romagna (terzultima) precede Veneto e Lombardia. All’opposto, le autonomie speciali di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si confermano “stipendifici” pubblici
L’Emilia-Romagna è terzultima in Italia per numero di dipendenti pubblici ogni mille abitanti e si colloca nella seconda metà della classifica italiana per variazione percentuale di dipendenti dal 2007 al 2014. Lo rivela l’indagine di Forum P.A. in occasione di Forum P.A. 2016, in corso al Palazzo Congressi di Roma.
La ricerca di Forum P.A. mette a confronto il pubblico impiego in Francia, Italia e Regno Unito, e rivela che, benché l’ammontare totale dei dipendenti pubblici italiano sia in linea con la media europea, seppur nettamente inferiore a quello di Francia e Regno Unito, c’è una notevole differenza nella distribuzione geografica del pubblico impiego.
L’Emilia-Romagna è al 18° posto (terzultima) nella classifica italiana per numero di dipendenti pubblici ogni mille abitanti, e con le sue 47,6 unità precede soltanto Veneto (46,3) e Lombardia (41,1), che però, con i suoi 411.019 dipendenti pubblici su 10.002.615 abitanti, è la prima per numero assoluto di dipendenti.
All’altro vertice della classifica, ai primi posti Valle D’Aosta (95), Trentino Alto Adige (76,8) e Friuli-Venezia Giulia (69,6), confermandosi così una sorta di “stipendifici” pubblici, anche se ciò va bilanciato con il maggior numero di competenze esercitate direttamente dalle tre autonomie speciali.
La ricerca si sofferma anche a indagare quanto la crisi economica abbia inciso sulla riduzione degli occupati, che evidenzia un dato: i tagli non risultano generalizzati, ma hanno interessato soprattutto alcune regioni, specialmente del sud Italia. I dati rivelano come l’Emilia-Romagna, qui al 15° posto in classifica, sia passata dai 230.300 dipendenti del 2007 ai 211.635 del 2014, diminuendo l’organico del -8,1%. Percentuale superata da quelle di Basilicata (-10,8%) e Puglia (-11,9%). Incrementi di personale pubblico soltanto da tre regioni, tutte a Statuto Speciale: Trentino Alto Adige (+10,3%), Valle D’Aosta (+4,7%) e Sardegna (+1,4%). Ultima è invece la Campania, che con il suo -13,6% dimostra di avere tagliato ben 46.304 dipendenti pubblici in sette anni.
