Alto Adige, ancora polemica sulla violazione del bilinguismo sui cartelli toponomastici

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cartelli Tirolo solo tedesco
La denuncia di Urzì: «a Tirolo cartelli turistici solo in tedesco»

 

cartelli Tirolo solo tedescoIn Alto Adige è ancora polemica sulla presenza di cartelli toponomastici che non rispettano l’obbligo di bilinguismo italiano tedesco (e ladino nell’ambito del comprensorio Ladino). A Tirolo i cartelli turistici dei sentieri di montagna sono realizzati con la denominazione solo in tedesco. Un fatto che è stato denunciato dal consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì: «un gesto di violenza verso il gruppo linguistico italiano ma anche una mancanza di cortesia nei confronti dei turisti che frequentano le località indicate solo con il loro nome tedesco e che avranno le loro difficoltà ad orientarsi».

Secondo la denuncia, si tratta di «una pratica che elude l’ottemperanza a quanto disposto dello Statuto di autonomia, che è legge costituzionale, ma che soprattutto infrange le comuni regole del buonsenso, considerato che saranno soprattutto i turisti italiani, ad essere penalizzati dall’assenza di indicazioni linguisticamente comprensibili».  

Secondo Urzì «ancora una volta dobbiamo constatare che le associazioni locali, finanziate dalla Provincia per valorizzare gli splendidi territori altoatesini, perdono tempo e denari in una battaglia ideologica di retroguardia contro la definizione in italiano di sentieri e micro-toponimi. Mentre nel resto del mondo le località a forte vocazione turistica implementano l’uso di più lingue per essere più gradevoli agli occhi della propria clientela, in Alto Adige, invece di aggiungere l’inglese o il russo sui cartelli,  si cerca con ogni pretesto di  togliere anche le indicazioni in italiano».

Contro quella che Urzì definisce «una provocazione inaccettabile», sarà presentato un esposto al presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, il quale dovrà attivarsi per il rispetto della normativa vigente