Caner: «pronta una proposta per perseguire ancor più efficacemente gli illeciti e arginare questo deleterio fenomeno». Soddisfazione da parte Confturismo Veneto
“I Comuni, la Città metropolitana di Venezia e le Province effettuano i controlli sulle strutture ricettive anche attraverso la verifica delle informazioni pubblicate sui siti internet di prenotazione ricettiva la cui risultanza deve essere pertanto considerata a tutti gli effetti atto d’accertamento in base alla Legge n°689 del 1981 in materia di modifiche del sistema penale”. E’ questa la proposta avanzata dall’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, inserita in un apposito articolo nel collegato alla finanziaria regionale che verrà presto esaminato e votato dall’assemblea di palazzo Ferro Fini, per contrastare l’abusivismo nel settore dell’ospitalità, fenomeno assurto agli onori delle cronache in questi giorni.
«Quello che è emerso a Venezia – spiega Caner – grazie alla brillante operazione congiunta della Guardia di finanza e della Polizia locale che ha consentito di individuare e denunciare numerose situazioni di totale irregolarità nell’esercizio dell’attività di affittacamere, appartamenti e bed&breakfast, purtroppo vale, anche se in minor misura, per altre città venete. Non solo perché le associazioni di categoria chiedono, giustamente, di reprimere un fenomeno che danneggia l’economia turistica sana del nostro territorio, ma per una evidente questione di giustizia, siamo impegnati a fornire agli Enti locali e alle autorità che svolgono funzioni di vigilanza e controllo sulle strutture ricettive, strumenti efficaci per smascherare gli abusi e perseguirli adeguatamente». «Il fatto che si preveda un ‘atto di accertamento’ – precisa Caner – consentirà finalmente di sanzionare gli operatori turistici scorretti. Fino ad ora, infatti, l’assenza nelle norme di questa qualificazione, ha impedito a chi effettua controlli sui siti internet di prenotazione, di utilizzare legittimamente nel procedimento sanzionatorio gli illeciti amministrativi accertati».
Dopo il blitz di Venezia, che ha “stanato” ben 100 strutture irregolari, Confturismo Veneto plaude alla proposta dell’assessore Caner di utilizzare le informazioni contenute nei siti internet di prenotazione ricettiva per smascherare le strutture fuori regola. Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, propone di estendere a tutta la regione uguali misure. In particolare alle città di Verona e Vicenza, dove il dilagare del fenomeno è a dir poco preoccupante.
«Smascherare i B&B abusivi anche attraverso i siti internet di prenotazione, e sanzionarli di conseguenza utilizzando gli illeciti contenuti nei portali sarebbe un grande passo in avanti – dichiara Michielli –. Auspichiamo che questo scambio virtuoso avvenga quanto prima. Aspettiamo novità da Verona e Vicenza in primis e poi da tutte le altre città d’arte e località turistiche, da Abano a Jesolo. Finalmente si vedono risultati concreti di comprensione del fenomeno – prosegue Michielli – Non ne facciamo una questione corporativistica: il tema è la fedeltà fiscale, è la pubblica sicurezza legata alla “tracciabilità” delle persone alloggiate nelle strutture».