Hit (Hub Innovazione Trentino) insediato il nuovo consiglio di amministrazione

0
406
PAT HIT nuovo cda
Dopo il fallimento della precedente gestione del consorzio di ricerca e innovazione, prima giornata di lavoro per la presidente Anna Gervasoni e i due consiglieri “esterni” Sara Roversi e Timothy O’Connell, affiancati dai vertici di Trentino Sviluppo, Università, FBK e Fondazione Mach

 

PAT HIT nuovo cdaPrimo giorno di lavoro per il nuovo consiglio di amministrazione di HIT, consorzio creato da Trentino Sviluppo, Università di Trento e le fondazioni Kessler e Mach per favorire il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la nascita di nuova imprenditorialità dalla ricerca. 

La prima seduta del nuovo consiglio ha messo insieme sette membri di alto profilo.

«Nel vertice di HIT abbiamo una rappresentanza bilanciata tra rilevanti attori del territorio e figure di spicco del panorama nazionale ed europeo che assicureranno un forte radicamento e molte sinergie», osserva la presidente Anna Gervasoni, ordinario presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC e direttore generale di AIFI, Associazione Italiana del private equity, venture capital e private debt. Ad affiancarla nel ruolo che ricoprirà per i prossimi tre anni saranno i consiglieri Sara Roversi, imprenditrice bolognese del settore agroalimentare e digitale, e Timothy O’Connell, responsabile dei programmi di accelerazione dell’incubatore veneto H-Farm. Completano il vertice di HIT quattro membri espressione dei soci: Mauro Casotto, della direzione operativa di Trentino Sviluppo, che avrà il ruolo di vicepresidente, ed i consiglieri Flavio Deflorian, prorettore vicario dell’Università degli Studi di Trento, Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler e Sergio Menapace, direttore generale della Fondazione Edmund Mach

La presentazione alla stampa avvenuta dopo il consiglio è stata introdotta da Sara Ferrari, assessore all’Università e Ricerca della provincia di Trento, ed ha visto la presenza dei vertici degli enti soci di HIT: il rettore dell’Università degli Studi di Trento Paolo Collini e i presidenti di Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo, Fondazione Edmund Mach Andrea Segré e Trentino Sviluppo Flavio Tosi. «Il 3 giugno dello scorso anno – ha detto  Ferrari – ci eravamo presi un impegno forte, dicendoci pronti ad una scommessa di fondamentale importanza per il Trentino: quella di riuscire a valorizzare gli investimenti fatti in questi anni nella ricerca, che hanno portato la nostra Università e i nostri centri ad un livello di eccellenza, riuscendo a coniugarli sempre più e sempre meglio con gli investimenti fatti in campo economico e con la vitalità e il dinamismo delle aziende locali». 

Ferrari ha ringraziato il consiglio uscente e presentato i nuovi membri del board di HIT ed il suo direttore Alessandro Commito. «Competenze importanti – ha detto Ferrari – che potranno aiutarci a posizionare questo consorzio, questa alleanza, l’intero sistema trentino, all’interno delle grandi occasioni di investimento che possono esserci a livello nazionale ed internazionale».

Hub Innovazione Trentino, società consortile operativa dal primo gennaio 2016, vuole promuovere e valorizzare i risultati della ricerca e l’innovazione del sistema Trentino per favorirne lo sviluppo economico del territorio. In questi primi mesi di lavoro HIT è riuscito ad accreditarsi in rilevanti iniziative progettuali e programmatiche di innovazione a livello nazionale (Cluster Tecnologico Smart Communities e, a breve, Fabbrica Intelligente e Agrifood) ed europeo, gestendo oltre 10 progetti finanziati dalla Commissione Europea e dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia che andranno a finanziare anche startup e imprese operative sul territorio trentino. Negli spazi di HIT sono inoltre ospitate ad oggi una decina di startup molto innovative, in gran parte fondate da giovani ricercatori provenienti dalle strutture dei soci accademici e di ricerca di HIT.

Il modello di funzionamento di HIT, basato su una struttura snella e operativa a servizio dei soci e del territorio trentino prevede ora 13 dipendenti ma si dovrebbe arrivare a un organico di 20 persone. Ai lavori del primo Consiglio di amministrazione di HIT ha partecipato anche il futuro direttore della struttura, Alessandro Commito, vincitore di una selezione pubblica tra oltre 60 candidati che si insedierà a metà giugno. Il futuro direttore di HIT ha lavorato per importanti realtà industriali dell’automotive a livello internazionale, trasferendosi poi a Londra dove attualmente dirige l’Imperial Innovations, il centro di trasferimento tecnologico all’interno del “Golden Triangle” delimitato da Londra, Cambridge e Oxford.

Le attività di HIT (che ha a disposizione una dotazione finanziaria annuale di poco inferiore a 2,5 milioni di euro erogata paritariamente dai quattro soci) si articolano in tre aree funzionali di riferimento. La prima fa riferimento ai grandi progetti di innovazione finanziati a livello nazionale ed europeo come i Cluster tecnologici nazionali e le Comunità della conoscenza ed innovazione, oltre alle progettualità europee che vanno a finanziare lo sviluppo di nuova impresa e servizi di innovazione per le imprese. La seconda si focalizza sulla necessità di attirare sempre più sul territorio trentino laboratori di ricerca industriali di imprese private che, andando ad operare quotidianamente con le eccellenze di ricerca del territorio, siano portati a trasferire parte del personale in Trentino. Un’ultima area riguarda l’accelerazione e il supporto alle nuove imprese nate da attività di ricerca o alto contenuto tecnologico, promuovendo iniziative mirate di formazione all’imprenditorialità e all’innovazione specifiche per ricercatori e nuovi imprenditori.