Assemblea Fincantieri approvato bilancio 2015 e futuro in rosa

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Massolo nuovo presidente, Bono confermato amministratore delegato. Portafoglio ordini assicurato per i prossimi 10 anni

 

fincantieri costruzione navale 5L’Assemblea degli azionisti di Fincantieri svolta alla Stazione marittima di Trieste ha approvato all’unanimità il bilancio 2015, che chiude con in negativo per 175 milioni euro, rispetto ai +67 milioni del 2014, di cui 37 milioni di perdita riconducibili al Gruppo Vard. Il bilancio consolidato al 31 dicembre approvato a fine marzo dal consiglio uscente, ha chiuso con un positivo l’andamento degli ordini, a 10 miliardi di euro (5,6 nel 2014), e con carico di lavoro a 15,7 miliardi (9,8 nel 2014). I ricavi ammontano a 4,1 miliardi (4,4 nel 2014).

Si è provveduto anche ad eleggere il  nuovo consiglio di amministrazione composto da otto persone, oltre al presidente: Simone Anichini, Giuseppe Bono, Massimiliano Cesare, Nicoletta Giadrossi, Fabrizio Palermo, Donatella Treu – tutti candidati di Fintecna – e Gianfranco Agostinetto e Paola Muratorio, candidati del socio Inarcassa. Il nuovo presidente è Giampiero Massolo (candidato di Cdp attraverso Fintecna, controllata da Cdp e azionista diretta di Fincantieri con 71,64%) che resterà in carica per tre esercizi.

Con il bilancio 2015 «archiviamo la più grande crisi» della cantieristica mondiale e si apre un futuro che potrebbe essere positivo con «consegne di navi che ci portano fino al 2025-2026 e anche oltre e che ci dà dieci anni di visibilità» ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, all’assemblea degli azionisti, segnalando le «solide prospettive del settore militare», riferendosi ai contratti della Legge Navale. Bono si è poi soffermato sulla Vard, la società norvegese leader nei mezzi di supporto “off shore” di cui Fincantieri detiene il 55%, definendola un «valore strategico», anche «per i due cantieri che ha in Romania, tra cui quello di Tulcea, che auspichiamo ci diano accesso a una base produttiva “low cost”». Bono ha anche posto uno sguardo all’immediato futuro, visto che Fincantieri è nella lista ristretta del governo australiano per realizzare e costruire in loco 9 fregate militari: «se la gara sarà portata a termine, sono sicuro che vinceremo una commessa che vale 25 miliardi di euro».