Mare e laghi al top per qualità nella prima campagna di monitoraggio delle acque. Caner: «questo dato è la migliore promozione per il turismo regionale»
Dal 9 al 12 maggio è stata effettuata la prima campagna di monitoraggio delle acque di balneazione del Veneto. Sulla base dei risultati delle analisi effettuate a cura di ARPAV, è stata confermata la piena conformità ai requisiti di qualità previsti dalla normativa per tutte le acque di balneazione: mare e laghi. I dati sono stati diffusi dall’assessore regionale alle politiche ambientali Giampaolo Bottacin che ha illustrato oggi, insieme al commissario straordinario dell’ARPAV, Alessandro Benassi, gli esiti della prima campagna di monitoraggio 2016 che ha attestato la positiva qualità delle acque.
Bottacin ha fatto presente che il monitoraggio «proseguirà per tutta la durata della stagione balneare, con controlli mensili realizzati in collaborazione con la Direzione Marittima di Venezia (Guardia Costiera), e solo in caso di valori anomali il campionamento verrà ripetuto per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante, identificare le eventuali cause e intraprendere manovre correttive. Un elemento non trascurabile per un settore come quello turistico in cui il Veneto è la prima regione d’Italia». L’attenzione della Regione per la qualità delle acque è massima e riguarda comunque anche altri aspetti, qualitativi e quantitativi, come ad esempio i ripascimenti delle spiagge o la regimazione delle acque. «Per la difesa idraulica – ha aggiunto Bottacin – la pianificazione regionale ha previsto interventi per tre miliardi di euro, tuttavia il rischio zero in questa materia non esiste e il nostro obiettivo è di ridurlo al minimo».
Il commissario dell’ARPAV ha evidenziato che nel 2016 i controlli di legge vengono effettuati su 174 acque di balneazione (95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria e 1 sullo specchio nautico di Albarella) con cadenza almeno mensile fino a settembre. Praticamente tutti i 1046 campioni analizzati a maggio sono risultati favorevoli alla balneazione. Prosegue quindi la positiva classificazione che negli ultimi 4 anni ha visto la quasi totalità delle acque (164 corpi idrici) di classe “eccellente” e i restanti (5) comunque di classe “buona”.
Soddisfatto dei dati anche l’assessore regionale al turismo, Federico Caner: «ci presentiamo all’avvio della stagione estiva non solo con grande fiducia nella qualità della nostra offerta turistica complessiva, ma anche con l’evidenza di dati che testimoniano la salubrità del nostro ambiente e l’elevata qualità delle acque di balneazione delle coste marine e lacuali del Veneto. Nessuna azione promozionale ha più valore di quella di garantire agli ospiti una vacanza sicura in un luogo sano e ospitale. Le località balneari del Veneto offrono tutto ciò, assumendo nello scenario internazionale un elevato livello di competitività».