Zaia: «una legge speciale per una scuola unica in Italia, che merita di essere valorizzata»
A Conegliano Veneto si sono celebrati i 140 anni di fondazione dell’Istituto Enologico “Cerletti”, ala presenza degli insegnanti, di alunni ed ex alunni e del governatore del Veneto, Luca Zaia, pure lui ex allievo della scuola che oggi conta 1.600 studenti e che è unanimemente riconosciuta come il top della formazione dei giovani in materia di enologia.
«Questo non è solo il vanto della formazione enologica del Veneto e di Conegliano, è un Istituto unico in Italia, che accoglie i ragazzi a 14 anni e li accompagna fino alla laurea, alla ricerca, al mondo dell’economia vinicola nel quale entrano da protagonisti. Per il “Cerletti” chiedo al Governo una legge speciale, che lo svincoli dalle pastoie della pubblica amministrazione e ne riconosca l’unicità e le peculiarità. Come esiste la “Normale” di Pisa deve nascere anche la “Normale” dell’Enologia di Conegliano».
Zecondo Zaia «da qui sono usciti tanti grandi nomi dell’imprenditoria e della ricerca in viticoltura ed enologia, gente di spessore, che ha contribuito al successo delle produzioni di qualità, a rendere il Veneto regione leader nella produzione e nell’export, a fare del vino allo stesso tempo una cultura, un business, un compagno insostituibile per gli amanti dell’enogastronomia e del buon bere. E’ ora che tutto ciò venga riconosciuto – ha detto di fronte al presidente della Commissione istruzione della Camera, al sindaco di Conegliano, al presidente della Provincia, al Vescovo della Diocesi, alla dirigente scolastica e a tutti gli studenti in un clima di festa ed entusiasmo – perché l’unicità del “Cerletti” è un patrimonio dell’istruzione e dell’alta formazione nazionale. La mia è una proposta estremamente seria, rispetto alla quale chiedo al Governo risposte altrettanto serie».
Zaia, giunto all’Istituto accompagnando studenti e autorità in un festoso corteo partito da Piazza Cima, nel suo intervento non ha mancato di ricordare il suo passato di studente: «vi parla una matricola del 1982 – ha detto rivolto alla dirigenza dell’Istituto – che ha una richiesta magari inusuale: sogno di potermi comperare il mio vecchio banco, che spero ci sia ancora. E’ un ricordo a cui tengo molto – ha detto – e poi, scherzosamente, ha aggiunto: lo pago bene, fidatevi!».
Le autorità si sono poi trasferite all’interno del “Cerletti”, dove è stato inaugurato e visitato il Museo Manzoni.